Da Vittorio Emanuele III a Napolitano il palato è cultura
Laraccolta di menu, che costituisce l'opera realizzata dall'Accademia Italiana della Cucina per celebrare l'anniversario dell'unità nazionale, proviene dalla collezione dell'Accademico Maurizio Campiverdi, curatore del volume, di ben 223 pagine, insieme a Francesco Ricciardi, ed è integrata da alcuni menu messi a disposizione dagli Accademici Franco Chiarini, Giovanni Chiriotti, Domenico Musci e dall'Archivio Storico del Quirinale. «Si illustrano, attraverso una suggestiva e ricca collezione di menù relativi ad attività istituzionali di rappresentanza del Quirinale, l'evolversi, all'interno della cultura gastronomica e degli usi del protocollo ufficiale, della civiltà italiana della tavola. Veri e propri documenti di valore storico e culturale, questi menù raccontano della progressiva evoluzione dei punti di riferimento dell'alta cucina nell'Italia post-unitaria, contrassegnata da feconde diversità derivanti sia dalle peculiarità territoriali che dalla secolare frammentazione socio-politica», ha scritto Giorgio Napolitano in apertura del libro. «Essi costituiscono inoltre eleganti testimonianze dei numerosissimi eventi politici e culturali ospitati nel volgere di un secolo e mezzo nelle stanze del Palazzo, anche grazie alla professionalità e alla dedizione che contraddistinguono, oggi come nei primi decenni dell'Unità, i Servizi del Quirinale». «La collezione dei menu dei banchetti ufficiali dello Stato Italiano nei primi 150 anni dell'Unità d'Italia - ha affermato Giovanni Ballarini, Presidente dell'Accademia Italiana della Cucina, fondata da Orio Vergani nel 1953 - sono la testimonianza del ruolo identitario avuto dall'alta cucina di rappresentanza e forniscono un quadro inedito delle inclinazioni e dei costumi culinari dei quattro Re e degli undici Presidenti in carica. Abbiamo voluto dare un profondo contributo culturale alla memoria storica del nostro Paese, riportando alla luce celebri avvenimenti, passati e recenti, documentandoli attraverso menu eleganti e artistici che si prestano a diverse letture sociali e che toccano la lingua, la tipologia dei piatti, la preparazione delle vivande e l'utilizzo di alimenti tipicamente italiani». T. D. M.