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di DINA D'ISA È arrivata al quinto appuntamento la saga di «Fast & Furious» (dal 4 maggio distribuito da Universal).

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Nei120 minuti pieni di adrenalina ritorna Vin Diesel (nei panni di Dominic Torretto, il delinquente dal cuore tenero) con la sua spalla Paul Walker (l'irresistibile ex poliziotto Brian O'Conner). La serie, dopo aver conquistato pubblico e box office per dieci anni con la squadra di piloti clandestini persi tra Tokyo, Miami e i tunnel del confine messicano, sbarca ora nelle favelas brasiliane per un furto che potrebbe cambiare la vita dei protagonisti. Una missione difficile per una squadra di professionisti pronti a rubare oltre 100 milioni di dollari al business-man corrotto (Joaquin De Almeida). Alla caccia della squadra capitanata da Vin Diesel, oltre agli uomini di De Almeida, ci sono anche quelli dell'agente federale Hobbs (Dwayne Johnson). Puntato soprattutto sugli scontri di automobili, «Fast & Furious 5» regala anche uno strepitoso inseguimento finale per le vie di Rio. Senza dimenticare quell'appassionato senso «di famiglia», da sempre parte di questa saga. Nel cast spiccano - tra gli altri - Jordana Brewster, l'attrice spagnola Elsa Pataky, il rapper Chris «Ludacris» Bridges, la modella Gal Gadot e Don Omar (Santos) pioniere del genere reggaeton. «Io sono per la famiglia - ha esordito ieri a Roma Vin Diesel, anche produttore del film e pronto al sequel già annunciato nei titoli di coda - Gran parte della nostra società è piena di famiglie separate, di ragazzi cresciuti con un solo genitore, mentre a noi piace la famiglia unita. Molte persone non credono che un film d'azione possa avere dialoghi e un cuore come accade in "Fast & Furious 5". Essere anche produttore ti dà un vantaggio perché puoi migliorare lo standard di quello che fai». Diesel, nato a New York da una famiglia metà afro-americana (con padre biologico sconosciuto) e metà italo-americana (sua madre Delora è di origini siciliane) ha offerto anche qualche anticipazione sul suo prossimo «Hannibal The Conqueror», kolossal in uscita nel 2012 di cui è regista, produttore e sceneggiatore (nonchè attore) e che prevede una trilogia. La prima sul dominio della Sicilia nella Prima Guerra Punica. La seconda che racconterà la Seconda Guerra Punica fino alla battaglia di Canne (dove morirono più di 30.000 soldati romani contro l'esercito cartaginese e altri 10.000 furono fatti prigionieri). Mentre la terza parte sarebbe il proseguimento della Seconda Guerra Punica fino allo storico scontro, che ha come teatro Zama, tra Scipione (da lì in poi soprannominato «l'africano») e Annibale, battaglia che ha deciso le sorti del Mediterraneo. «Perché risvegliare il generale cartaginese che c'è in me proprio qui a Roma, dopo duemila anni?», ha ironizzato Diesel. Ieri sera, dopo l'anteprima a Ugc Cine Citè di Roma con il cast e la massiccia presenza di tuners (appassionati di corse d'auto) i fan hanno incontrato le star in via Veneto. «I tuners sono un fenomeno internazionale - ha detto il bellissimo Paul Walker - Sono cresciuto a Los Angeles e so cosa siano le corse clandestine, ancora oggi mi piace correre, ma in in modo ufficiale con la mia Bmw M3».

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