di SIMONA CAPORILLI Iva Zanicchi dice addio alla politica e a Berlusconi indirizza un «Resistere, resistere, resistere».
Forseuna fiction. Iva Zanicchi, qual è la sua serie tv preferita? «Mi dispiace ma sono di parte. La mi preferita è "Caterina e le sue figlie". Era molto carina, ho lavorato con la grande Virna Lisi e poi io avevo un ruolo molto importante». Ci sarà un seguito? «Non credo, è stata mandata in onda per tre anni consecutivi». Una fiction in cui lei avrebbe voluto recitare? «Ce ne sono tante. Ma la fiction che vorrei fare - e sono un po' presuntuosa a dirlo - dovrebbe essere basata sul mio libro "Polenta di castagne". E io vorrei interpretare la mia bisnonna. Farei la parte della vecchia ma molto simpatica e divertente». Chi vedrebbe come attrice principale? «Una giovane, tipo la Cortellesi. Deve saper cantare, ballare, deve essere brillante. L'altra bisnonna, dalla parte di mio padre, dovrebbe essere molto sanguigna». Sul genere di...? «Bianca Guaccero». Una fiction sulla sua vita? «Non sulla mia vita ma autobiografica. È la storia delle donne della mia famiglia fino agli anni '70». Parliamo di gusti: Iva Zanicchi e la musica, quale è il suo gruppo preferito? «Il Quartetto Cetra. Sarebbe troppo facile rispondere i Beatles o gli U2, o i Police. Noi abbiamo il nostro quartetto, quattro voci meravigliose». Come va il programma tv sulla sua carriera? «Dovevamo andare in onda a maggio ma è slittato. Io ci credo ancora e mi hanno detto che sicuramente si farà. Diciamo a ottobre. Bene, mi sta meglio». Iva Zanicchi e la politica. La impegna ancora tanto? «Mah, finché sono in Europa mi impegna sì. Quattro volta a settimana, da Strasburgo a Bruxelles. Poi ho le missioni: ho una Commissione Sviluppo che mi porta in giro per il mondo. Mi impegna, certo, ma ce la metto tutta. Dopo 50 anni di lavoro sto realizzando delle cose. Non da sola. Chiaramente collaboro con più persone possibili e voglio arrivare a realizzare qualcosa di positivo». Il suo futuro? «Non voglio un futuro in politica, tutto si concluderà quando finirà questa legislatura. Non ho nessuna intenzione di andare avanti. È stata un'esperienza molto forte ma si concluderà». Lei alla trasmissione di Gad Lerner ha difeso Berlusconi. Un consiglio al premier? «Guardi, come si suol dire... "Resistere, resistere, resistere". Non so come faccia nella sua situazione, perché è bersagliato. È stata infangata l'Italia intera. È una cosa bruttissima ma io credo in lui e voglio che lui si realizzi. Che faccia quello che ha promesso agli italiani e penso proprio che lo possa fare». Signora Zanicchi, lei è anche su Facebook. Risponde di persona ai suoi fan? «Ascolti. Faccio ancora i segnali di fumo. Accendo fuochi e mando segnali. E ho saputo che ci sono state anche minacce di morte contro di me». Ma anche commenti positivi... «Sì, chiaramente ci saranno anche quelli. Ma ad esempio a Natale e Pasqua non ricevo più bigliettini d'auguri e ciò mi manca. Se c'è una persona che ancora li scrive è Franco Zeffirelli. Mi manda degli auguri bellissimi. Io non voglio scrivere messaggini, voglio vedere la mano di chi scrive. Voglio sentire la penna».