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Belen al cinema senza veli "E adesso voglio avere un figlio"

Belen Rodriguez

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Belen continua senza soste la sua ascesa verso l'Olimpo delle stelle. Dopo Sanremo, la fiction su «Montalbano» e la conduzione televisiva di «Ciak si canta», Rodriguez approda al cinema diretta da Eugenio Cappuccio in «Se sei così ti dico sì». La commedia nostalgica, amara e piena di amarcord, rievoca la vita di certe «meteore artistiche» cinicamente ripescate dalla tv. L'idea nata dalla creatività di Antonio Avati, prodotta dalla DueA con Medusa e Sky (e da domani in 350 sale), racconta la storia di Pietro Cicala (Emilio Solfrizzi in una delle sue migliori prove), ex cantante sessantenne che, dopo un grande successo discografico, torna in provincia a fare il cuoco nel ristorante della ex moglie (Iaia Forte). Belen, qual è invece il suo personaggio? «Quando Pietro viene richiamato in tv, a "I migliori anni" di Carlo Conti per una puntata tra vecchie glorie incontrerà la star del momento, Talita, il mio peresonaggio, che lo confonderà con un cantante ancora nel pieno del successo e lo condurrà con sé negli States per farlo cantare». Quanto le somiglia la diva che interpreta? «Talita è una sorta di Paris Hilton argentina. Mi rivedo in lei solo quando sorride e si commuove. Per il resto mi sento molto distante dal suo modo di vivere la carriera, tutta votata verso il successo e per questo pronta a sacrificare tutto o quasi della sua privacy. Lei è molto frivola, dispettosa, superba; invece, io sono diversa, sono una che ascolta la gente. E, anche se recitare mi dà molte più emozioni della tv, al primo posto nella mia vita ci sono sempre i sentimenti, il rispetto per gli altri. Io ho un cuore grande, molto più del mio lato B. In questo momento lavoro sempre, non dormo mai, ho tanti copioni da leggere, c'è in ballo anche una fiction da fare, ma sono una persona normale, non una diva. Anche Belen in fondo è un personaggio, sempre frizzante sorridente, ma quando arrivo a casa torno ad essere me stessa, con le mie fragilità». Nel film lei appare in qualche scena osé, ha provato imbarazzo nel recitare senza veli? «Questo è in assoluto il nudo più nudo che ho fatto. A parte l'"Isola dei Famosi", quando ci stavo. Non ho mai posato per calendari o foto nude, al massimo sono stata fotografata in costume da bagno. Ma stavolta era necessario qualcosa in più per far emergere il cinismo di certi personaggi del mondo dello spettacolo che si fermano solo all'apparenza. La scena del film che mi ha fatto più vergognare è quella in cui alzo la gamba e mi si vede tutto lo slip: una provocazione per quel pubblico convinto che lo showbiz sia tutto lì, nell'immagine di una donna che pensa a fare solo esercizi di ginnastica pur di avere un bel sedere. Invece c'è dell'altro. E comunque, dopo aver visto le scene con queste luci radenti e impietose sul mio corpo, ho capito che devo farne parecchia di ginnastica, altrimenti crolla tutto». Dopo tanto successo sul piccolo e grande schermo, qual è ora la sua più grande ambizione? «Ho una grande voglia di diventare mamma presto. Un po' come è capitato a mia madre che mi ha generato quando aveva solo 21 anni. Io ne ho 26, non dico che sia tardi, ma certo è un desiderio forte. Però, ogni volta che vorrei fare questo passo arrivano nuovi contratti e tutto slitta. Ho vissuto un rapporto bellissimo con mia madre, che per me è stata quasi una sorella, alla quale dico tutto e dalla quale ho sempre avuto il massimo della comprensione e dell'appoggio morale. Come quando sono partita dall'Argentina per l'Italia e lei mi ha spinto a farlo, comprandomi la valigia, anche se mentre mi salutava aveva la morte nel cuore vedendomi andar via».  Andrà al processo Ruby come teste di difesa? «Non sono stata ancora convocata, ma se mi chiamano andrò a testimoniare».

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