Ambra: questa storia rievoca la mia sofferenza
Ilprotagonista (Giuseppe Battiston), soprannominato ironicamente «il professore», è un uomo di mezza età dall'aspetto scialbo e l'espressione stupita ed è allo stesso tempo servile e dignitoso, ma anche vile e orgoglioso. Per lui non c'è lavoro migliore del tuttofare in una casa equivoca romana. Ma un giorno, la sua vita squallida viene animata dalla Marchesa (Ambra Angiolini), prostituta che ha tentato il suicidio per amore. Il professore va a trovarla spesso in ospedale e tra loro nasce un sentimento di simpatia e complicità. Ma un altro episodio inciderà ancora di più nell'animo del professore, la visita agli scavi della Villa di Adriano, a Tivoli, visita che lui farà nell'attesa che le ragazze (compresa la Marchesa) - che ha accompagnato fuori Roma - finiscano il loro lavoro con i clienti. Tra i reperti archeologici e i ruderi stupefacenti della Villa di Adriano, la sua mente finalmente si risveglierà, nella presa di coscienza della fugace mediocrità della vita. «L'espressione del mio personaggio racconta molto del mio vissuto, anche nella sofferenza, che adesso fa meno male. A rivederla sul grande schermo ho fatto un po' di fatica, ma è stato anche terapeutico», ha detto Ambra Angiolini presentando il film, già fuori concorso alla scorsa Mostra di Venezia. L'attrice, alla sua terza pellicola nelle sale di questa stagione e di nuovo sul set a giugno nella commedia di Ficarra e Picone, ha fatto una delle sue prime uscite pubbliche dopo il gossip sulle sue foto con Piergiorgio Bellocchio, cointerprete a teatro de «I pugni in tasca. «Andrò presto in vacanza, voglio godermi il mio compagno (Francesco Renga) e i miei figli - ha sottolineato Ambra senza toccare il suo privato - Il matrimonio per ora è un'urgenza di altri, non nostra, ci stiamo godendo la vita. Rispetto al personaggio di Roberta in "Saturno contro" di Ozpetek, che cercava di sfuggire il dolore attraverso la droga, qui, la Marchesa ci vive dentro - ha aggiunto la diva che ha raccontato di aver subito recentemente un crollo psicofisico - Mi si attribuisce una forza che non ho, io sono fragilissima, ma anche molto capace di recuperare. Questo non è soltanto un film drammatico, ci sono anche momenti molto divertenti, è un'opportunità per pensare e per evadere. Forza e fragilità sono bilanciate in me molto male, grazie a Dio: per questo, posso dar vita a personaggi come quello della Marchesa». La pellicola, dal 29 aprile distribuita nelle sale da Movimento Film, avrà anche due anteprime web: il 28 aprile su Mymovies e il 29, alle 21, per i primi 250 internauti connessi con il sito della Movimento. Din. Dis.