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Alla Settimana Santa manca il film religioso

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Fattaeccezione per il morettiano «Habemus Papam» (già nelle sale da venerdì scorso) quest'anno la Settimana Santa non porterà la tradizionale abbuffata di pellicole ispirate al mondo ecclesiastico e alle Sacre Scritture. Tra i nove film in uscita venerdì 22 aprile sarà un fiorire di pellicole di guerra, fantascienza, commedie, cartoni animati e film d'autore ai quali, però, mancherà il tocco «divino». La pattuglia degli italiani schiera la commedia diretta da Dario Baldi «Faccio un salto all'Avana». Il piatto forte nell'interpretazione di Enrico Brignano, in questi giorni impegnato in una tournée teatrale di grande successo. Di tutt'altro tenore il film di Pasquale Scimeca, «Malavoglia», tratto dal celebre romanzo di Giovanni Verga. Scimeca non allestisce un melodramma ma trova una corrispondenza tra i personaggi del romanzo e i giovani di oggi, ragazzi poveri, poco istruiti, eppure sempre meno isolati e più figli del proprio tempo. La parte del leone la farà il solito kolossal a stelle e strisce targato Jonathan Liebesman. Il suo «World Invasion: Battle Los Angeles» ha tutte le carte in regola per diventare un blockbuster. Il film racconta in tempo reale un'invasione aliena a Los Angeles e il salvataggio di alcuni civili di un quartiere suburbano da parte di un battaglione di marine che combatte l'insormontabile attacco degli invasori. Altra pellicola sconsigliata ai deboli di cuore è «Cappuccetto Rosso Sangue», horror diretto da Catherine Hardwicke e interpretato da Amanda Seyfried e Gary Oldman. Si tratta della versione gotica della famosa storia dei fratelli Grimm di una ragazzina che viaggia da sola in una foresta per andare a casa della nonna. Le favole tornano sotto una luce completamente diversa in «Winnie The Pooh», l'intramontabile orsacchiotto diretto questa volta dalle sapienti mani di Stephen J. Anderson e Don Hall. Non mancheranno le pellicole d'autore, firmate da grandi maestri della settima arte. Come Wim Wenders, che porta in sala un docufilm musicale con Pina Bausch che mette in scena se stessa. «Pina» è un progetto che comincia a concretizzarsi nel 2008, con la scelta del repertorio da filmare ma si interrompe un anno dopo, con la morte di cancro della stessa Bausch. La familiarizzazione con la tecnica del 3D fornisce a Wenders la spinta per girare il film. Oppure film d'autore come «L'altra verità» di Ken Loach, attesissimo da pubblico e critica. Desta curiosità anche «El cantante», di Leon Ichaso con la coppia composta da Marc Anthony e Jennifer Lopez. I due (insieme anche nella vita) interpretano il privato la carriera di Hector Lavoe, cantante portoricano che nel 1975 fece conoscere agli Stati Uniti la musica e i movimenti della salsa. La sua carriera si concluse, però, in modo tragico: Lavoe, divenuto tossicodipendente, fu ucciso dall'Aids nel giugno del '93, a 47 anni. Infine le ragazzine potranno correre dietro a «Justin Bieber: Never say never» di John Chu. Potere del grande schermo.

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