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Una divinità contro Hulk e Spider-Man

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MaStan Lee, il papà di Spider-Man, Hulk e i Fantastici Quattro, se ne infischia dei risvolti cupi e, nel 1962, recupera «Donner», il dio del tuono con tutto il parentado, sceglie il più orecchiabile dei suoi nomi: Thor e se lo porta in America come certi miliardari facevano con i castelli europei. Il Thor che rinasce come fumetto negli Stati Uniti è terribilmente americanizzato: è biondo e non rosso, è ben rasato e non dotato di barba ispida e ha i muscoli di Steve Reeves. Thor diventa un personaggio solare, che ha una doppia identità, in stile Jekyll-Hyde: medico gracile e claudicante di giorno e divinità impegnata contro criminali ed extraterrestri di notte. Thor nell'epoca d'oro dei fumetti incontrerà così Hulk, Ironman e Spider-Man. Non male per un dio vichingo dimenticato da secoli. A. A.

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