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In principio fu Heinz Beck e il suo ristorante in cima al Cavalieri Hilton sulla collina di Monte Mario

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Unparadiso culinario che, fin dal 2000, è diventato, per tutte le Guide, il miglior locale della capitale, insignito anche delle tre stelle e delle cinque forchette rosse della Michelin. Il tutto unito a uno spettacolo affascinante sui tetti di Roma. Pian piano, prendendo a modello quella scelta anche altri alberghi di lusso hanno affidato i loro roof garden a chef di assoluto prestigio, sfruttando posizioni uniche per offrire ai clienti un panorama mozzafiato. Un'offerta però che stenta ancora a decollare perché i romani sono troppo convinti che il ristorante dell'albergo sia legato a un tipo di offerta destinata ai turisti stranieri. Dunque cucina internazionale, dunque piatta, dunque senza picchi di fantasia. Idea sbagliata, sbagliatissima. Perché sempre più gli alberghi puntano a differenziare la propria offerta e una cena, o un pranzo, regalano le stesse sensazioni che si provano in un ristorante più famoso. O più consigliato. Che però non offre la possibilità di mangiare con Roma che si offre distesa allo sguardo. Il piccolo giro di proposte inizia dai tre alberghi che si trovano uno in fila all'altro lungo via di Porta Pinciana, la discesa che costeggia villa Borghese. Il primo che si incontra è lo Splendide Royal. Sulla terrazza c'è il ristorante Mirabelle e a coccolare i clienti ci pensa lo chef Daniele Sera. Dai tavoli lo sguardo si perde dal profilo di Trinità dei Monti fino ad arrivare a San Pietro e al Gianicolo. Poco più avanti si trova il Sofitel Rome Villa Borghese, che ha affidato la cura del ristorante «La Terrasse» al giovane Giuseppe D'Alessio. Lo spettacolo della città di notte, perdendosi nei sapori dei piatti del giovane chef salernitano è un'esperienza da provare, così come da non perdere è l'offerta che viene fatta per pranzo: riparati da grande vetrate mobili che si aprono su squarci da cartolina si può mangiare con 35 euro un antipasto e un primo, entrambi a scelta, caffè e mezza bottiglia d'acqua. Poco più avanti si trova l'Hotel Eden. Lo chef Fabio Ciervo propone nel ristorante sulla terrazza, per tutto il mese di aprile, un menu di cinque portate in abbinamento con le cinque migliori birre italiane scelta dalla guida Slow Food. Il tutto a 140 euro. Cambiando zona, a piazza della Repubblica si apre l'Hotel Exedra. Al settimo piano si arriva al ristorante sulla terrazza, con vista su tutto il centro. Ristorante assolutamente da non perdere anche quello sul tetto del Grand Hotel de la Minerve, in piazza della Minerva, proprio nel cuore di Roma, mentre all'Es Hotel di via Filippo Turati i ristoranti al top sono addirittura due: Sette, più raffinato e Zest, adatto anche per pranzi meno impegnativi. Sempre con una vista mozzafiato.

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