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Qui si gioca insieme «bendati»

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Soloche lui ci prova più gusto a giocare e quindi si impegna. A sfatare il luogo comune secondo cui Maria, Federica e Anna non daranno del filo da torcere a Marco, Paolo e Marcello ci pensa «Shine the game», primo gioco dov'è vietato non toccarsi. L'ha inventato il romano Fabio Corallini, passato da clown (in casa Orfei) e presente da attore. Si tratta di un sollazzo da tavolo che domani avrà un cartellone di sei metri per quattro. Sopra, si muoveranno sei giocatori in carne e ossa. Come dei viaggiatori, si incontreranno nella galassia fingendosi pedine. Per sfidarsi tra i pianeti, a suon di contatto fisico, dialogo, divertimento e domande culturali. Il gioco? È solo il pretesto per stimolare questi quattro temi. L'obiettivo? Conquistare il proprio Shine (splendore). «La prima bozza risale al '94, si chiamava Antico Dialogo o Albero della Coscienza», racconta Corallini impegnato domani sera a fare da moderatore, al Centro Culturale Polivalente Il Mitreo (via Mazzacurati 61-63, ore 21,30). Ma arriviamo alle domande: libere. «Da inventarsi al momento. Sapendo che non occorre conoscere risposta, ma mettersi in gioco. Nel tempo di un minuto», spiega l'autore. Perché si valuta con un si o un no la bellezza della soluzione trovata. Chi non ce l'ha può sempre ricorrere all'aiutino: nelle carte, che per l'occasione saranno proiettate su un grande schermo. E giù a superar prove. Sdraiati, per ricevere un massaggio collettivo. Bendati, riconoscendo le mani degli avversari. Pronti ad abbracciarsi per una foto di gruppo, con linguaccia condivisa. Che dire delle penalità? Si va dal preparare un caffé per tutti al raccontare Pinocchio in russo. Inevitabile quesiti stile Marzullo: «Si vive in un sogno o si sogna di vivere?». Info su www.matisse4art.com. Rob. Mar.

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