I Borgia come i Sopranos

Intrighi, complotti, sete di potere e torbidi rapporti: non è uno sceneggiato sulla mafia, in stile «Sopranos», ma una nuova serie tv sull'epoca dei Borgia, la potente famiglia spagnola che diede la scalata al potere tra il XV e il XVI secolo. «The Borgias»: dieci puntate (per il momento) dense di emozioni e colpi di scena che hanno preso il via proprio ieri sul canale americano via cavo Showtime. La fiction, creata dal regista, sceneggiatore e produttore irlandese Neil Jordan (quello della «Moglie del soldato»), inizia la sua storia la notte del 25 luglio 1492, con la morte di papa di Innocenzo VIII che scatenerà una lotta senza esclusione di colpi per la successione. Alla fine la spunterà il cardinale Rodrigo Borgia, che salirà al Soglio di Pietro con il nome di Alessandro VI. Nei panni dell'astuto Rodrigo un gigante di Hollywood, l'attore premio Oscar Jeremy Irons. Tra gli altri protagonisti il canadese Francois Arnaud impersona Cesare Borgia e la bellissima Holliday Grainger è Lucrezia, figlia illegittima di Papa Alessandro VI. Una fiction ambiziosa e, inevitabilmente, grandiosa, un kolossal televisivo per il quale si attendono ascolti adeguati. Questa prima serie prevede appunto dieci episodi ma, in caso di share positivo, tutti sono pronti a scommettere che papa Borgia e compagnia possono proseguire anche per tre o quattro o anche più stagioni. È entusiasta il regista, famoso per la sua capacità di dare risvolti drammatici e appassionati alle storie che racconta: «Ho provato per anni a fare un film sui Borgia - ha raccontato Jordan - e finalmente sono riuscito a realizzare questa mini-serie per Showtime. Avevo scritto il copione per il film dieci anni fa, mi era stato commissionato dalla DreamWorks ed era stato letto da Steven Spielberg che ebbe l'idea di crearne una serie e io la trovai un'idea geniale. La mia scrittura è diventata compulsiva e mi sono immerso nella storia con tutto me stesso, scrivendo tutti e dieci gli episodi». Il regista e creatore della serie Neil Jordan divenne famoso per aver firmato il film «La moglie del soldato», nel 1992, che gli valse il premio Oscar come Miglior sceneggiatura originale l'anno successivo. Tra i suoi film più celebri anche «Intervista col vampiro», del 1994 e «Breakfast on Pluto», del 2005.