Perle d'arte nello scrigno del Senato
È una vera gioia per gli occhi il volume, presentato ieri: «Dipinti dal Quattrocento al Settecento nelle Raccolte d'Arte del Senato», che svela una serie di quadri custoditi in alcuni degli storici palazzi della politica italiana. Il bel libro, che nell'essere sfogliato offre subito l'immagine di tre santi usciti dalle mani di Niccolò Rondinelli e poi un bellissimo scorcio romano di Gian Paolo Panini, è stato fortemente voluto dal presidente del Senato Renato Schifani. Il volume è stato «tenuto a battesimo» ieri nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, dai curatori scientifici dell'opera: i professori Antonio Paolucci, Nicola Spinosa e Rossella Vodret. Il libro racconta cinquantacinque opere pittoriche dopo un'ampia e profonda rivisitazione storica e scientifica dei dipinti custoditi dal Senato. Ed è stato proprio questo lavoro scientifico che ha portato alla luce due importanti opere di Francesco Solimena, prima attribuite ad altro autore, ed un'opera proveniente dalla Bottega del Perugino. Delle 55 opere solo 4 sono di proprietà del Senato e tra queste figurano i due Solimena acquistati nel 1937. Le rimanenti sono in deposito presso i palazzi del Senato dagli anni '30 e provengono dai più importanti musei e galleria d'Italia: dal Museo di Capodimonte di Napoli alle Gallerie fiorentine e Galleria degli Uffizi di Firenze, dal Museo di Palazzo Reale di Genova alla Pinacoteca Nazionale di Bologna alla Pinacoteca di Brera, alle grandi Gallerie nazionali di Arte antica di Palazzo Orsini, di Palazzo Barberini di Roma e altre ancora. Più della metà delle opere sono collocate a Palazzo Madama. «Il Senato - scrive il presidente Schifani nella prefazione del volume - si propone di arricchire la continuità della memoria attraverso la storia dei capolavori custoditi nei suoi Palazzi accogliendo, in particolare, migliaia di visitatori. Per i visitatori più giovani il Senato realizza un'azione di apertura. Introdurre i ragazzi alla Storia e all'Arte significa permettere loro di approfondire gli stessi valori che la Costituzione pone a fondamento della convivenza civile, della formazione dell'uomo e del cittadino». «Avvicinare le Istituzioni ai cittadini - afferma il presidente Schifani - è compito primario di una politica matura e lungimirante».