Le amazzoni delle due ruote
Eancora l'intimo profumato resistente al lavaggio. Tanti materiali di ultima generazione, ultraleggeri, protettivi e alla moda. Caschi dalle grafiche inaspettate, per colorare la città e divertirla, in base ai vostri gusti personali e addirittura tenendo conto delle fragranze preferite, visto che profumano di lavanda, timo, patchouly, ambra o sandalo. Ce n'è per tutte al MotòBistrò. Davvero. Apre sabato, davanti agli ex Mercati Generali, accanto all'università, il primo negozio italiano dedicato all'abbigliamento moto e urban per donna, dopo aver attecchito in UK e Francia. Se volete farci un salto, alla festa inaugurale (dalle ore 19), come pass d'invito pronunciate le parole chiave: «Sport e arte, gusto e bellezza, spirito libero e piacere». Al resto ci pensa il locale, con i suoi 600 metri quadri invasi da capi «trasformisti» e accessori per personalizzare il look di centaure, scooteriste e passeggere. Ma non finisce qui. «MotòBistrò sarà anche il nuovo punto di riferimento per le motocicliste buongustaie: aperitivi al cartoccio e un percorso gastronomico che conosce la freschezza dei sapori appena colti a km 0, sono gli ingredienti tipici della campagna romana andati a scovare, curva dopo curva, dai singoli produttori», anticipa Paola Furlan, presidente di motocicliste.net, un vero e proprio movimento di centaure Italiane. «Organizzeremo corsi per il patentino, scuole di guida, manutenzione, gare Moto GP e Sbk in diretta. Ma anche sfilate, presentazioni di libri e film, mostre, concerti dal vivo, degustazioni, corsi yoga, ballo e aerografie, tattoo, french manicure e tutto ciò che ruota attorno al mondo dell'arte, dello sport, del benessere». Era l'uovo di Colombo ma bisognava arrivarci. «Avevamo presentato l'idea già qualche anno fa, al Salone del motociclo a Milano, riscuotendo un ottimo feedback dalle case - racconta Furlan - poi gli impegni mi hanno impedito di dare forma al progetto. Eppure ne sentivamo la mancanza. Perché la maggior parte dei negozi di abbigliamento tecnico preferisce puntare sul cliente uomo, certamente più numeroso. Nonostante il segmento donna/due ruote sia cresciuto molto, arrivando al 7% nel mercato moto e 32% nel ciclomotore. Tant'è che il mercato non è saturo, anzi. E il fashion tira. «Nel corso del tempo, come la moda del pret-a-porter, anche quella "motociclista” ha vissuto le sue fasi: da quella easy rider degli anni ‘60, a quella "figlia dei fiori" anni ‘70, per poi passare al look più urbano e yuppi nel decennio successivo. Oggi anche nel mondo della moto convivono diversi stili, non solo in base alle tipologie di utilizzo del mezzo (cittadino, viaggiatore, fuoristradista, sportivo, ecc.), ma anche a seconda la "persona". Che può andare al mattino con lo scooter: scegliendo un look professionale, adatto a un abbigliamento ottimale anche per il lavoro. Preferendo l'uscita in moto serale più casual, fashion o vintage. Privilegiando per la gita nel week end, un abbigliamento tecnico e protettivo», conclude la bionda motociclista, che non perde di vista un obiettivo: risolvere le necessità di sicurezza (caduta, freddo, pioggia, traspirazione, protezione) ma con leggerezza, linee e colori scelti da designer e stilisti bizzarri. Visto che si può essere «più sicure e più belle»!