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Gasparri: «Le produzioni nazionali pronte a sfidare il mercato mondiale»

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Troppospesso è stato appannaggio esclusivo di un'elite di sinistra, mentre invece è e deve essere patrimonio di tutto il Paese, recuperando il suo ruolo di formatore del senso critico e dell'identità nazionale». Con queste parole, il deputato e coordinatore di Roma del Pdl ha aperto il convegno «Il cinema è cultura» da lui stesso promosso. Molte le personalità presenti all'evento che si è svolto nella residenza romana di Ripetta. Oltre a Michele Lo Foco, Cda di Zètema, sono intervenuti - tra gli altri - l'assessore Cultura di Roma Dino Gasperini, l'assessore Cultura della Regione Lazio Fabiana Santini, il direttore del Cinema Mibac Nicola Borrelli, il sottosegretario Mibac Francesco Giro. E ancora, Beppe Attene, produttore e consulente Istituto Luce; Luciano Sovena, ad di Cinecittà Luce e Franco Mariotti, già capo ufficio stampa di Cinecittà; l'attore Lando Buzzanca, i registi Pupi Avati, Renzo Martinelli e Maurizio Sciarra. Il presidente del gruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, però avverte: «Il fatto che sia stata decongestionata una soluzione (il Fus), non può far dimenticare i problemi. Se un problema di assistenzialismo c'è stato nel periodo di gestione Veltroni-Rutelli, che ne hanno fatto uno strumento politico, il centrodestra non può distribuire fondi come prima. E sul Festival di Roma noi dobbiamo andare avanti. Quello che ha detto il ministro Galan sarebbe stato sacrosanto se detto prima che decollasse. È vero che in Francia c'è Cannes e Parigi non pensa a farle concorrenza, ma nessuno può dimenticare, nemmeno il ministro della Cultura, la dimensione cinematografica di Roma, con il nodo di Cinecittà che rappresenta storia, retroterra organizzativo e gestionale del cinema italiano». E commentando la mancanza di film dalla programmazione delle reti generaliste, Cicchitto ha aggiunto che «Sky segue un meccanismo per cui prima o poi darà delle botte sia a Rai sia a Mediaset». L'ad di Cinecittà Luce, Luciano Sovena, ha subito aggiunto che «Cinecittà Luce non è solo l'archivio storico, ma svolge anche un'opera necessaria nella produzione di opere prime e seconde. L'aiuto che ci è stato dato ci permette la sopravvivenza almeno fino alla fine del mio mandato. Sono d'accordo con Galan che il Festival italiano sia Venezia, ma quello di Roma è finanziato soprattutto da privati e qualunque festival serve a promuovere il cinema, quindi ben venga quello di Roma». Per il presidente del gruppo Pdl Senato, Maurizio Gasparri, «Roma ha una lunga storia nel cinema per rivendicare un proprio ruolo, mi auguro che certe uscite sul Festival capitolino siano state dettate solo da esigenze campanilistiche, per farsi notare. Sempre pronti comunque a combattere gli sprechi e a intervenire con razionalizzazioni puntando a finalizzazioni diverse. Il cinema è cultura e memoria collettiva, dobbiamo continuare ad agire per far sì che l'Italia continui ad eccellere per sfidare i mercati internazionali. Tax credit e tax shelter sono strumenti moderni e necessari, anche per reperire risorse private e sono la strada su cui proseguire». Il Commissario europeo all'Industria e all'Imprenditoria, Antonio Tajani, ha infine smentito che la Commissione europea vorrebbe ridurre il programma Media: «Anzi, la Commissione europea continua a sostenere l'industria cinematografica con adeguata dotazione finanziaria, pensiamo quindi che il programma Media vada rafforzato. In questi giorni è stato promosso un dibattito sull'opportunità di avere due mostre del cinema, una a Venezia, l'altra a Roma. Credo che siano le città più conosciute e amate al mondo, per la loro storia e la loro arte, il loro legame con il cinema e l'industria cinematografica: possono entrambe esprimere avvenimenti di questo tipo. Lo spazio c'è. Più iniziative qualificate ci sono e meglio è». Din. Dis.

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