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Stefania Monaco «Sorpresaaaa!!!!».

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Mala sorpresa può essere di due categorie: la prima, (purtroppo la più diffusa), crea quel sentimento di tristezza, desolazione, seguita da un «bleah!» di disappunto. La seconda, di giubilo e festa, davanti a quella piccola creazione dalla forma triangolare, ovale, rotonda, compatta e corazzata, che non lascia intravedere l'interno e che non emana odori di oli proibiti. E allora davanti a questa, che sorpresa sia! Il supplì è cibo di composizione, di avventura e di esplorazione. Ma cosa conterrà il suo interno? Partiamo dai supplì «al telefono», non perché squillano ma perché il loro interno contiene «mozzarella che deve filare». Pertanto, diffidate dalle versioni «Cordless». Nella ricetta base di Stefano Callegari (Sforno, 00100 Pizza a Roma), si fa appassire cipolla, sedano, carote, basilico, prezzemolo in olio extravergine d'oliva, si aggiunge la carne macinata di manzo e quando è cotta, il vino. Una volta sfumato, si aggiungono i pelati, si regola di sale e pepe e si cuoce per circa un ora. Il riso, meglio se Arborio, si aggiunge nel sugo e si continua la cottura per circa 13 minuti. A questo punto si fredda il riso su una spianatoia e si fa freddare. Poi bisogna formare il supplì con un piccolo pugno di riso e praticare un foro con il dito, dentro al quale metterete pezzetti di mozzarella strizzata. Richiudere e stringere bene il supplì e passatelo nelle uova sbattute ed infine nel pangrattato. Friggere ad immersione in abbondante olio extravergine d'oliva portato a 160°. Laggiù in Sicilia, si chiama arancino e arancina, a seconda della latitudine. Le pallette di riso sono fritte per lo più in grasso animale e racchiudono odori d'oriente (zafferano), pezzetti di carne e piselli. Viene considerato un cibo da strada, d'asporto, di viaggio. All'origine fu un timballo che l'emiro Ibn At Timnah fece trasformare in piccole palline da portare con se quando andava a caccia. Una leggenda siciliana narra che il risotto alla milanese non fosse altro che un timballo da asporto arrivato scomposto e che da questo i milanesi inventarono il famoso piatto. Chi volesse provare quest'oggi l'emozione del timballo d'asporto, può usare il telefono (cordless ammesso) e chiamare il Bar Alba di Palermo (Tel. 091/309016) che consegna entro 24 ore in tutto il territorio nazionale con l'ormai famoso servizio taxi-arancine. La categoria «io credo solo al supplì» invece può deliziarsi nella capitale con quelli classici da Franchi, «La casa del supplì», nella versione «serviti al tavolo con educata prenotazione» nei ristoranti di «Arcangelo», «Le Tre Zucche». Oppure nei nuovi circoli ricreativi delle papille gustative dove ne compongono di tutti i gusti: «Pizzarium», «00100 Pizza», «Mattarello D'oro» e «Arletto».

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