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La nuova sfida è l'arte del dialogo

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Senon altro per la loro instancabile ricerca della verità attraverso il dialogo, la logica e il confronto costruttivo. D'altronde, come disse Platone: «Su queste cose non c'è un mio scritto, né ci sarà mai. In effetti la conoscenza della verità non è affatto comunicabile come le altre conoscenze, ma, dopo molte discussioni fatte su questi temi, e dopo una comunanza di vita, improvvisamente, come luce che si accende dallo scoccare di una scintilla, essa nasce dall'anima e da se stessa si alimenta». Ed è proprio quella la scintilla che cercano di far scoccare i Cisnetto, da anni impegnati nell'organizzazione di «Cortina InConTra». Dibattiti a viso aperto, sempre condotti con sobrietà e l'obiettivo di puntare sull'arte del dialogo e non sulle degenerazioni dello scontro. Ora tutto questo viene esportato a Roma, con i numeri zero di «Aspettando Roma InConTra». Dopo il primo appuntamento dedicato all'economia, lunedì 21 alle 18,30 sarà il turno di Giorgio Albertazzi che si racconterà sul palco dell'Auditorium dell'Ara Pacis di via Ripetta. Stessa cornice per l'incontro in programma venerdì 25 marzo alle 17,30, quando Gianfranco Fini e Giuliano Amato presenteranno il libro «L'Italia che vorrei» e si confronteranno per disegnare il futuro del Paese attraverso spunti bipartisan. «In Italia non si riesce più a dialogare su nulla - spiega Enrico Cisnetto - Siamo rimasti il Paese dei Guelfi e dei Ghibellini e abbiamo il campanilismo nel Dna. Non riusciamo a essere compatti neppure sulle celebrazioni dell'unità d'Italia. Oggi siamo divisi tra berlusconismo e antiberlusconismo. Ma la realtà è che non si discute di nulla». A «Roma InConTra», invece, riflettori puntati sulla moderazione e sulla voglia di far emergere la verità dei temi e delle persone. «Come quella volta in cui a Cortina invitammo Platinette - racconta Enrico Cisnetto - In un primo momento, l'idea non ci entusiasmava ma poi abbiamo intuito che avevamo la possibilità di far emergere la verità di Mauro Coruzzi (il vero nome di Platinette). Lo scetticismo iniziale è completamente svanito ed è stata una serata straordinaria. Alla fine è stato un coro unanime di approvazione e il pubblico di Cortina ha voluto stringergli la mano». Grandi personaggi e grandi temi, con la forza di organizzare tutto senza alcun finanziamento pubblico ma puntando sul contributo dei privati. «Questo ci dà la massima libertà di azione sui contenuti - prosegue Cisnetto - La vera sfida sarà quella di trasferire a Roma l'atmosfera di Cortina. È una scommessa importante e il seguito di pubblico che abbiamo avuto la prima sera ce lo ha già dimostrato». Oltre gli scontri televisivi, oltre le posizioni urlate e precostituite. «In tv ormai ognuno ci va solo per recitare il proprio rosario - conclude uno dei due inventori di "Cortina InConTra" e "Roma InConTra" - Ci si va con l'unico scopo di piantare una bandierina. Noi siamo controcorrente. Mi rendo conto che è solo una goccia nel mare ma va nella direzione giusta».

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