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Fiore a sorpresa: torno pure in tv

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Sonoparole sue: «Sarà uno show canonico, classico, elegante. Insomma uno programma che in questo momento non c'è. Una trasmissione senza format alle spalle e senza nuovi talenti: in scena ci sarò io con degli ospiti», ha annunciato a sorpresa. Insomma ci riprova. E lo fa con l'ammiraglia Rai. Ha in mente un (grande) show. Di più, un varietà vecchio stampo. Di quelli che la televisione ci ha fatto (a malincuore) dimenticare. Lo dicono anche gli addetti ai lavori, lo ha ribadito Iva Zanicchi sulle colonne di questo quotidiano: «Prima i varietà erano curati». Intanto ieri Fiorello ha presentato con il fratello Beppe il corto «Domani»: un omaggio all'Unità d'Italia. Lo showman, insomma, è inarrestabile. Diamo i numeri. Era il 2002 quando andò sul piccolo schermo con «Stasera pago io». Vinse la sfida del sabato sera raccogliendo il 35% di share. Un po' sopra Montalbano, un po' sotto Sanremo. Altro programma, altra esplosione. Siamo nel 2006, su Raiuno va in onda «Vivaradio2» in formato tv. A guardarlo erano in 8 milioni. Si scusò anche con Fabio Fazio per avergli strappato il primato. Poi la scelta (ponderata) di Sky: viene osservato da 1 milione di spettatori. Ma Fiorello non è soltanto televisione. Nel suo tour 2009-2010 ha toccato 20 città, a Roma (11 mila per serata) ha replicato 8 volte, per 54 date. Un mattatore. Lo abbiamo conosciuto grazie a Radio dj (qualcuno l'ha anche incontrato nei villaggi turistici). Un boom dopo la gavetta del karaoke. Con Radio2, accanto a Baldini. Se c'era qualcuno che nelle ore di punta si trovava sul capitolino Gra in fila ed era estenuato rideva. Rideva perché dagli altoparlanti ascoltava la voce di Fiorello. I tassisti sono impazziti per lui. Ci fa sbellicare anche quando interpreta la pubblicità di un televisore Hd, quando reclamizza il satellite, mentre parla di telefonia e piange per i suoi 50 anni. Perché la sua è una comicità genuina, mai volgare. Ora fa anche il produttore. Ma ditegli che è un «giovinastro», altrimenti si ricorda degli acciacchi (dei cinquantenni) e storce il naso.

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