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Altro che ricerca alla cieca delle «Indie»: Cristoforo Colombo la sapeva ben più lunga di quello che ci racconta la Storia

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Nonera un marinaio in cerca di avventure, ma un inviato di papa Innocenzo VIII (al quale era legato da un rapporto strettissimo) che come un Christo Ferens, un portatore del Cristo e proprio così si firmava, doveva civilizzare le terre selvagge d'oltre oceano. Colombo finirà però schiacciato in un gioco di potere durissimo: subirà l'infamia di tornare in Spagna in catene. E per due volte su Colombo è stato avviato un processo di beatificazione, regolarmente interrotto, prima di prendere in esame i documenti più importanti. È tutto nell'appassionate saggio «L'uomo che superò i confini del mondo. Vita e viaggi di Cristoforo Colombo, l'eroe che dovrebbe essere santo», di Ruggero Marino (anch'egli legato da un rapporto speciale a Colombo e a Innocenzo VIII), Sperling & Kupfer, 20 euro, 210 pagine. Il libro sarà presentato a Roma, a palazzo Wedekind, sede de «Il Tempo», in piazza Colonna 366, mercoledì 9 marzo alle 18, 30. Sarà presente l'autore.

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