Sulle tracce di «Chi l'ha visto?»

Eraccoglie il 10,7% di share. Che saranno anche decine e decine di punti in meno rispetto a quelli raccolti dal Festival di Morandi. Ma si sa che «Sanremo è Sanremo». Così l'altra sera Federica Sciarelli, la conduttrice, si è lanciata all'ennesimo inseguimento. Sulle tracce delle gemelline Alessia e Livia. Nonostante il padre (suicida) abbia scritto a chiare lettere che le due «riposano in pace». La Sciarelli né tanto meno la coraggiosa madre delle Shepp - Irina - si danno per vinte: entrambe sono a caccia dell'ultima speranza. Di una testimonianza. Di un qualsiasi, magari apparentemente effimero, indizio. Così la Sciarelli si è fatta in quattro anche l'altro ieri, rispondendo alle telefonate che arrivano in redazione. Straziante quella di uno dei macchinisti dell'Eurostar: quel maledetto giorno del 3 febbraio era alla guida del treno che di lì a poco avrebbe investito Matthias Shepp. «Quell'incidente mi ha scombussolato la vita» ha commentato. Come dargli torto. La madre Irina, calendario alla mano, ha confrontato nel corso della trasmissione i dati che venivano forniti dalle telefonate: ad esempio verificando se fosse possibile, oppure no, che le sue due figlie potessero essere state viste in un determinato posto: a Como piuttosto che sul traghetto. È spuntato anche il nome di una donna: prima bionda, poi mora, potrebbe essere associata al nome di Katia Iritano (27 anni) scomparsa anch'essa e vista per l'ultima volta in Svizzera. La tv-verità, in poche parole, funziona. Il programma è di servizio e davvero le persone vengono ritrovate, grazie alle segnalazioni della redazione. Secondo la Sciarelli, il pubblico che la guarda è misto ma in gran parte femminile. E chissà se qualcuna di queste signore vedendolo sogni di esclamare: «Io l'ho visto!». Qualche polemica un programma così la doveva pur sollevare. E così è stato. È successo con il caso di Sarah Scazzi. Tempo fa, fu comunicato in diretta alla madre della giovane che, il corpo della figlia, era stato ritrovato in un pozzo. Polemiche a parte, «Chi l'ha visto?» piace. E la Sciarelli si fa in quattro: tra il caso del giorno e le centinaia di segnalazioni che arrivano in redazione. Quasi quasi ce ne vorrebbero due.