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La Russa tra Johnny Stecchino e Barbarossa

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Ilministro alza le braccia: «Non sono stato io, giuro». Quando gli chiedono dello scontro (anche fisico) con l'inviato di Annozero, Ignazio minimizza: «Non c'era la volontà di offendere nessuno, ma solo di liberarmi da un senso di soffocamento». Il titolare della Difesa è uno dei due assi calati dal governo (l'altro è Giorgia Meloni, che ha annunciato un progetto per i giovani insieme a Davide Van De Sfroos) per le celebrazioni sanremesi sull'Unità d'Italia. La Russa ha anticipato che la decisione sulla festa nazionale una tantum del 17 marzo sarà presa oggi in Consiglio dei Ministri, ma ammiccando lascia capire che con ottima probabilità quel giorno scuole e uffici resteranno chiusi. C'è poi da verificare la tenuta della maggioranza dopo una sortita di Borghezio che accusa Morandi di essere «un agit-prop comunista». Ignazio ride: «Se dovessimo replicare a tutto quel che dice Borghezio non avremmo tempo di governare». Poi imita il Benigni di Johnny Stecchino e confessa di essere un fan del Barbarossa: non l'idolo del Carroccio, ma «l'ultracomunista» Luca, sin dai tempi ruggenti. Satira? «Quando non colpisce una parte sola e fa pensare, oltre a sorridere, è sempre accettabile». Ste.Man.

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