Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Fiammetta diva dei freaks

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

Latrasmissione di ieri ha mantenuto il solito stile sospeso tra mostruosità della natura e paesaggi insoliti, offrendo l'ennesima soddisfazione alla bella Fiammetta Cicogna, impavida conduttrice che non teme di essere ricordata come l'angelicata diva dei freaks mostrati nello scioccante show. Tante le immagini che hanno sfilato in questo programma scritto da Alessandro Vitale e Antonio Sellito con M. Carolina Guidotti e la regia di Paolo Borraccetti. Alcune rimangono più di altre stampate nella memoria. La ragazza finita nella pozza degli orsi bianchi o la sopravvissuta all'aggressione di una tigre, la nuotatrice con la gamba divorata dall'attacco di uno squalo in mare aperto e le terrificanti distruzioni provocate dai tornado. E ancora, l'addestratore con le corna del toro che gli trapassano il volto dal labbro alll'occhio e una donna costretta a vivere senza gambe trascinando il proprio dorso con gli arti superiori. Le mostruosità si alternano a immagini del mondo animale, tra l'aquila reale alle prese con una lepre, il falco che cattura un topo ragno e pipistrelli che si difendono dagli attacchi del falco. Mentre cuccioli di elefanti e di rinoceronti giocano in una pozza d'acqua, altri filmati immortalano la letale e velenosa medusa irukanji. Non mancano infine le folli avventure di Bear Grylls e di Steve Backshall che ogni volta devono cercare di sopravvivere in posti ostili, mangiando insetti o sfidando coccodrilli nelle paludi. Per gli amanti più dell'horror offerto dalla natura che dell'avventura oltre ogni limite, «Wild» è perfetto. Ma per uscire dalla routine della programmazione televisiva classica, e riflettere su quanto si stia bene a casa propria, sarebbe meglio godersi un cult del 1932 come «Freaks» di Tod Browning. Il regista affronta l'argomento tabù della diversità, usando veri fenomeni da baraccone e trattando i suoi mostri con grande umanità: dotandoli sì di emozioni e personalità precise ma senza trascurare anche i sentimenti più svilenti come l'odio e il desiderio di vendetta.

Dai blog