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Spartacus il sanguinario

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Intredici appuntamenti settimanali, racconta le imprese del più famoso guerriero dell'antica Roma, Spartacus, ridotto in schiavitù e risorto come gladiatore. Ne abbiamo visto i primi due episodi. A colpire immediatamente sono le atmosfere violente, efferate, brutali oltre i limiti del consentito che dominano non solo nell'arena e nelle lotte tra gladiatori, ma anche nei rapporti umani. A tutto ciò si aggiunge una impressionante sequenza di scene di sesso esplicito con corpi nudi in primissimo piano che nulla lasciano all'immaginazione. Impressionanti ed esplicite sono anche le cifre investite nel progetto: ogni episodio costa tre milioni di dollari. Man mano che si procede nella visione, si scopre che, accanto a Spartacus, le donne sono animate solo da lascivia e lussuria ad eccezione di Sura, sua compagna fedele. Non solo, l'unico scopo dei gladiatori è sopravvivere alla bolgia di depravazione, bassi istinti, ferocia, che li spinge a lottare e ad uccidere senza pietà per aver salva la vita per le prossime 24 ore. Domani si ricomincerà. Per i telespettatori più sensibili da evitare le scene in cui Spartacus infila la spada nel corpo dell'avversario mentre fiotti di sangue schizzano dappertutto, invadendo lo schermo. Impressionante anche la sequenza in cui ad un gladiatore, durante il combattimento, l'avversario mozza le due gambe e parte delle braccia. Macabro il seguito: l'uomo, o quel che ne resta, si trascina, come un troncone nell'arena, cercando disperatamente scampo alla morte. Invece, sarà ancor più mutilato prima di spirare sotto altri colpi. L'impressione è di star vedendo un prodotto a metà strada tra la grafic novel «300» e il celeberrimo film «Il gladiatore». Non a caso Andy Withfield, l'attore che interpreta Spartacus, si è trasferito in Australia proprio come Russel Crowe. Certo, è un prodotto troppo cruento per il pubblico di casa nostra. Perciò la versione del giovedì in prima serata sarà purgata di alcune scene che verranno proposte integralmente in un secondo appuntamento della domenica, alle 23,10.

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