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Celentano diventa un fumetto

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diCARLO ANTINI Ci mancava solo il cartone animato su Celentano. «Allora esiste davvero, non è solo un fumetto?», si è chiesto Nicola Piovani dopo averlo incontrato. Quando si parla di Adriano Celentano sembra di sfiorare la mitologia del pop. E se n'è accorto perfino un peso massimo come il Premio Oscar romano. Dagli esordi musicali come messaggero del rock 'n' roll anni Cinquanta alle avventure cinematografiche al fianco della moglie Claudia Mori. Fino alle più recenti provocazioni catodiche ai tempi del più discusso Fantastico che la Rai ricordi. Celentano ci ha abituato a essere tutto e il contrario di tutto. Poesia e prosa, sacro e profano, diavolo e acqua santa. Una cosa è certa. Al centro c'è sempre lui. Sotto i riflettori il protagonista non può che essere lui. Che si chiami Joan Lui, Geppo il folle o semplicemente «molleggiato», Celentano è uno di quei personaggi che sembrano nello show business dalla notte dei tempi. Lui lo sa e gioca a scacchi col suo mito. Fino al parossismo. Fino a scrivere e produrre un intero cartone animato in 26 puntate in cui diventerà una specie di supereroe in lotta tra il bene e il male. Il cartoon andrà presto in onda su Sky Uno e, per l'occasione, Celentano non ha badato a spese. D'altronde cartone animato si diventa una volta sola nella vita. Come se non bastasse, al fumetto stanno collaborando, oltre a Piovani, anche Milo Manara e Vincenzo Cerami. «Per me è come un mito - si sbilancia Piovani - È come i personaggi dell'Iliade. Quando l'ho incontrato ho avuto come la sensazione "allora esiste davvero, non è solo un fumetto". In queste ore Piovani è in sala d'incisione per registrare la colonna sonora del cartoon. Il Maestro assicura, però, che Celentano è una figura incombrante. Anche a distanza. «Adriano ed io abbiamo parlato con molta serenità del progetto - prosegue il Premio Oscar - Ci sarà il mondo delle sue canzoni classiche e il commento musicale, la musica di azione, quella dei diversi personaggi che avrà tutto un altro carattere. Adriano inoltre mi ha chiesto di intervenire anche sulle sue canzoni. Questa è una responsabilità perché certe canzoni che fanno parte della nostra mitologia, non sono migliorabili. È quindi una scommessa provare ad aggiungere un occhio in più che guarda a queste canzoni attraverso interventi di archi o strumenti a fiato». A proposito di occhi, il tratto con cui è disegnato Celentano a fumetti non lascia dubbi. È il tocco di un altro maestro come Milo Manara. Già passato alla storia come il padre di Jolanda de Almaviva, ha saputo coniugare il fascino sexy delle sue tavole ad ambientazioni spesso fantastiche. Fantascienza che torna protagonista nelle avventure di «Adrian». Colori pastello e musiche da Oscar per chi vuole conquistare l'immaginario dei più piccoli. E non solo. Il suo personaggio è trasversale. È «rock», come direbbe lui. Dopo anni di silenzio assoluto, tra un passo molleggiato e una smorfia ironica, Celentano guadagnerà una popolarità nuova. Costruita a suon di battaglie per far vincere il bene sul male. Come ogni supereroe che si rispetti. Entrato nel mito dalla porta principale. Dopo una strada lunga e tortuosa. Spiccando il volo da lontano. Da quel trampolino disegnato a due passi dalla via Gluck.

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