Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Il matrimonio? «Famolo strano»

default_image

  • a
  • a
  • a

diODILIA ANACLERIO Perché vi sposate, avete dei problemi? Così Massimo Troisi nel film «Pensavo fosse amore invece era un calesse» sintetizza un atteggiamento caro ai più cinici, una certa riluttanza al matrimonio. Quel «per sempre» che ad alcuni spaventa al punto tale da fuggire a gambe levate dinanzi alla sola prospettiva di convolare a nozze. Famosa la frase dell'attore napoletano: «Io non è che sia contrario al matrimonio, però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi». Eppure in tempi di crisi economica, in un momento storico sociale in cui sembra che le unioni non siano più così durature, nonostante la percentuale dei divorzi sia in aumento, il matrimonio sembra non subire battute d'arresto. Anche perché chi si separa da un ex marito o da una ex moglie non teme seconde o terze nozze. Dunque si cambia il coniuge e si cambia l'abito ma diverso è anche il matrimonio. Una nuova e recente tendenza è quella di sposarsi all'estero, in una località esotica. E se gli stranieri, vip e non, prediligono per il fatidico «sì» i panorami mozzafiato dell'Italia, dalla Costiera Amalfitana, alle colline Toscane, dal Lago di Como a Venezia, noi italiani amiamo scenari da sogno come distese di spiagge bianche circondate da piante tropicali e tramonti mozzafiato. Sino a qualche anno fa questo particolare desiderio era destinato a rimanere nel cassetto per la gente comune. Solo le classi più abbienti potevano permetterselo. Oggi, invece, il matrimonio esotico non è solo una scelta di tendenza ma può costituire una valida alternativa per risparmiare. Infatti, per un ricevimento tradizionale, con circa cento invitati, le coppie italiane spendono dai ventimila ai cinquantamila euro tra abiti, catering, auto, fedi, foto, musica e bomboniere. E queste cifre di solito non includono il viaggio di nozze a cui solo in pochi rinunciano. Se si decide di sposarsi all'estero, stando ai dati pubblicizzati da agenzie e tour operator, occorrono circa duemila e cinquecento euro per una settimana in un'isola esotica. Se si desidera poi rendere partecipi anche amici e parenti del grande giorno, il budget cresce ma non di molto. Le mete predilette dai più romantici sono il Messico, la Giamaica, le Mauritius e le Seychelles. Le coppie più temerarie scelgono anche di sposarsi in una capanna in Kenya, circondati dagli animali della savana, oppure a Jukkasjarvi in Svezia, dove le nozze sono celebrate in una cappella di ghiaccio molto suggestiva e la sposa arriva in chiesa a bordo di una slitta trainata dalle renne. Decisamente più folcloristico. L'identikit degli sposi italiani che scelgono nozze esotiche, a detta delle agenzie, comprende persone di diverse classi sociali, con un età che varia dai 30 ai 50 anni e spesso con un precedente matrimonio alle spalle. Il rito più comune che viene scelto per suggellare l'unione è quello civile, ma anche all'estero è possibile sposarsi con la cerimonia cattolica. A far pronunciare le promesse di fedeltà e amore eterno sarà un celebrante del luogo, in inglese o in francese, per cui qualora si fosse a digiuno di entrambe le lingue, occorre tenere in conto un «extra» per il traduttore. I tempi per l'organizzazione di un matrimonio esotico variano dai tre agli otto mesi. Affinché il matrimonio sia legale a tutti gli effetti in Italia, occorre prestare molta attenzione nella fase relativa alla preparazione della documentazione. La tipologia dei documenti varia da destinazione a destinazione. Il contratto matrimoniale deve necessariamente essere trascritto tramite ambasciata o consolato altrimenti una volta tornati a casa sarà difficile poter presentare, burocraticamente, il vostro o la vostra amata, come marito o moglie. E non basterebbero le foto scattate in abito da sposa o davanti la torta nuziale per convincere un giudice che in realtà non siete più single!

Dai blog