Firth favorito per l'Oscar
Sfida aperta per la corsa alla 83esima edizione degli Oscar (27 febbraio) tra il drammone sorico sulla balbuzie di re Giorgio VI, «Il discorso del re» (12 candidature) e «The Social Network» (8 nomination). Ma a sorpresa tra i due registi contendenti, Tom Hooper e David Fincher, spunta il western dei fratelli Coen «Il Grinta» (10 candidature), remake del famoso film del '69 di Henry Hathaway. Anche per «Inception» di Nolan sono fioccate 8 nomination, mentre quest'anno, per la seconda volta, l'Academy Awards ha deciso di portare a 10 i titoli selezionati nella categoria come miglior film. Oltre ai 4 superfavoriti, sono in lizza «Black Swan», «The Fighter», «I ragazzi stanno bene», «127 ore», «Toy Story 3» e «Winter's Bone». Amarezza per l'esclusione di Leonardo DiCaprio («Inception») nella lista dei migliori attori, riempita invece da Jeff Bridges («Il Grinta»), Colin Firth («Il discorso del re»), Javier Bardem («Biutiful»), James Franco («127 ore») e Jesse Eisenberg («The Social Network»). Fra le attrici protagoniste, scontate le candidature di Annette Bening («I ragazzi stanno bene») e Natalie Portman per la sua interpretazione nel thriller psicologico ambientato nel mondo della danza, «Black Swan» di Darren Aronofski. Mentre a sorpresa spiccano Nicole Kidman (mamma in lutto per «Rabbit Hole»), Jennifer Lawrence e Michelle Williams per i film indipendenti «Winter's Bone» e «Blue Valentine». Fra i non protagonisti, oltre alle previste nomination per Geoffrey Rush e Helena Bonham Carter per «Il discorso del re», destano meraviglia i tre piazzamenti del cast di «The Fighter», Christian Bale, Amy Adams e Melissa Leo; la giovanissima 14enne Hailee Steinfeld («Il Grinta»); oltre all'outsider Jacki Weaver, inaspettata candidata per «Animal Kingdom». Le speranze campanilistiche degli italiani, nella notte degli Oscar, sono affidate ad Antonella Cannarozzi, costumista tarantina di «Io sono l'amore» di Luca Guadagnino, in lizza nella cinquina dei film tra cui saranno scelti i costumi migliori. Per il raffinato affresco sul passaggio di consegne in una famiglia dell'alta borghesia milanese, la Cannarozzi ha creato i costumi attingendo gli abiti dalle creazione di Jil Sander e Fendi. Il 27 febbraio, nella notte degli Oscar al Kodak Theatre, condotta da James Franco e Anne Hathaway, l'italiana dovrà vedersela con i costumisti di «Alice in Wonderland», «Il discorso dei Re», «The Tempest» e «Il Grinta». Il Festival di Roma fa intanto il pieno di nomination agli Oscar 2011 per i film presentati alla sua quinta edizione, in tutto ben 17 per 7 pellicole. Da «The Social Network» (8 candidature) a «I ragazzi stanno bene» di Lisa Cholodenko (4), passando per «In a better world» di Susanne Bier (tra i film stranieri dove è stato escluso Paolo Virzì con «La vita è bella»). Per finire con «Rabbit Hole» (1 nomination alla Kidman), «Animal Kigdom (un'altra alla Weaver), «Inside Job» di Ferguson e «Gasland» di Fox, entrambi designati tra i migliori documentari. Grande soddisfazione da parte del presidente Gian Luigi Rondi e del direttore Piera Detassis, grazie al «segnale» con il quale il festival capitolino «sa intercettare le nuove tendenze e si consolida a livello internazionale».