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Silvana: io scandalosamente perbene

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diGIGI MARZULLO Silvana Pampanini, «Scandalosamente perbene» un libro autobiografico, perché? «Perché oggi essere perbene è uno scandalo». "Ninì Pampam" chi lo ha coniato? «Il direttore del "Le Figarò" di Parigi, è il mio cognome a contrario». In questo libro ci sono bugie? «No, anzi, in ogni cosa che dico c'è la fotografia». "Scandalosamente per bene": ieri oggi domani? «Io penso che "Scandalosamente perbene" sia oggi domani e dopodomani». La vecchiaia le fa paura? «No, mi scoccia un po'». E la morte? «No, ma mi scoccia altrettanto». Un ricordo di suo padre? «Favoloso». Un insegnamento di sua mamma? «Favolosa anche lei. Forse troppo dolce». Un valore irrinunciabile? «L'onestà». E il suo futuro? «È nelle mani di Dio». Ha amato di più o è stata amata di più? «Sono stata amata di più». Doveva sposarsi invece le è stato tolto l'amore. «Sì». Come ha superato una tale tragedia? «Con il lavoro e la fede». Perché non è diventata mamma? «Perché mia madre mi disse che se avessi avuto un figlio senza essere sposata l'avrei fatta morire». Oggi cosa le manca? «Bè, proprio un figlio». La vita è l'arte degli incontri? «La vita ti fa fare incontri belli e brutti. È una questione di fortuna». Totò l'ha amata non riamato, perché? «Perché non mi piaceva come uomo». Peppino De Filippo? «Grandissimo attore e compagno di lavoro altrettanto stupendo». Walter Chiari? «Stupendo anche lui e simpatico». Vittorio De Sica? «Un Maestro. Ho fatto un solo film con lui ma ne valeva la pena, era "La vedova in rosso" di Cechov. Solo che in quel periodo stava curando i denti. Gli amici mi dicevano riguardo le scene dei baci "Attenta Silvana che ti possono restare i denti in bocca!"». Jean Gabin? «Attore formidabile che non accettava le protagoniste femminili così giovani». Le capita di essere triste? «Certo, molte volte». L'ultima volta che ha pianto? «È stato ultimamente, per la perdita di un'amica». È ottimista? «Molto. Però per come oggi è la gente è facile diventare pessimista». È felice? «No». Cos'è l'eleganza? «È molto importante e sentirsi a proprio agio con il suo corpo». E la sensualità? «È altrettanto molto importante ma bisogna sapersi frenare, altrimenti è uguale ad una puttana». La vita è sempre più bella di un bel film? «No, nel film la fai come vuoi, nella vita quello che ti capita».

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