«L'ho chiamato Casper come il fantasmino dei cartoni animati, proprio perché aveva l'abitudine di sparire come un fantasma! Era un gatto magnifico ed affettuosissimo.
Parlacosì Susan Finder, autrice di «Casper il gatto pendolare» (Tea, pag. 229), il suo siberiano di 12 anni, che saliva ogni giorno alla stessa ora, sull'autobus numero 3 della linea First, a Plymouth. Casper faceva il giro della città - circa 18 km. - comodamente acciambellato su uno dei sedili e poi tornava a casa, scendendo sempre alla fermata giusta. Era diventata la mascotte degli autisti, che si preoccupavano che stesse bene e scendesse alla fermata giusta, anche se Casper in tanti anni non ha mai sbagliato. Viaggiare era la sua passione e lo ha fatto per ben 4 anni, inizalmente all'insaputa della sua padrona, diventando, per la simpatia e dolcezza, il beniamino di passeggeri e conducenti. La bizzarra vita del gatto pendolare è finita proprio sulla strada. Casper infatti è morto investito da un'auto mentre attraversava per andare alla fermata del bus. Gli abitanti di Plymouth, in un cartello commemorativo hanno scritto: «Casper ci mancherai. Eri amato da tutti, e rendevi più piacevole il tempo trascorso in autobus».