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Edicola digitale
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La maledizione del digitale terrestre

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Decinedi telecomandi accatastati uno sull'altro e chissà quale sarà quello giusto. Decoder autoinstallanti (?) che intrecciano i cavi come neppure al quartier generale della Nasa. Lucine multicolore che si accendono e spengono chissà per quale arcano motivo. Non contenti, i più volenterosi hanno cavalcato l'avvento del digitale per comprare un televisore nuovo. Magari quello col decoder integrato per semplificarsi la vita e guadagnare spazio. Illusi. Avete mai provato a sintonizzarlo? Dopo una lunga ricerca, il decoder si ferma solo dopo aver memorizzato centinaia di canali. Ed è lì che scatta il toto-scommesse. Dove sarà Raidue? E La7? Rainews24, Iris e Raimovie? In famiglia si accettano puntate. «Per me sta al 24». «No, no, ma che dici!? Un amico che ci capisce mi ha detto che sta sul canale 48...». Dopo aver trovato il telecomando giusto, si parte alla ricerca del canale perduto. Un lungo viaggio nei meandri dell'etere. Prima di arrivare a destinazione, si superano gironi infernali. Improbabili televendite e remotissimi canali privati che all'epoca della vecchia tv analogica non avevano diritto di cittadinanza neppure al numero 100. Ora, invece, ce li ritroviamo proprio lì in mezzo ai tasti. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Come novelli Rambo del piccolo schermo decidiamo che è arrivato il momento di creare la nostra lista personalizzata. Roba da veri sperimentatori hi-tech. A casa si mandano via tutti. Si fa silenzio. Serve la massima concentrazione. Basta un tasto verde schiacciato al posto del blu per vanificare ore e ore di duro lavoro. Ogni tanto nostra moglie entra in sala per sapere se è tutto a posto. Ma non ci si può distrarre. Non proprio adesso che stiamo per finire. A sera abbiamo spostato i nostri canali preferiti. Un lavoro certosino, da amanuense. È vero, fa male la testa ma il peggio è passato. Ce l'abbiamo fatta. Ora Raiuno è al suo posto, Canale 5 pure. E c'è anche La7. Finalmente possiamo gustare la nitidezza delle immagini digitali. Ma che succede? Il tg va a scatti. L'immagine si ferma. Poi riparte. Ma che sta dicendo la speaker? Tra un singhiozzo e l'altro decifriamo l'arrivo dell'Apocalisse: «Signore e signori, buonasera. Da domani il digitale terrestre coprirà una nuova zona del Paese. Per questo, anche nelle aree già raggiunte dal servizio, sarà necessario risintonizzare i decoder. Grazie».

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