La settima vita di Robert
diANTONIO ANGELI Immagini in un bianco e nero abbagliante e profondo: un ring con al centro un uomo in accappatoio che si muove al rallentatore. Sono i primi fotogrammi di «Toro scatenato», film-culto del 1980. L'attore è Robert De Niro e quella interpretazione sofferta gli consegnerà l'Oscar, il secondo della carriera, dopo quello del «Padrino parte II». Ma questo è il passato remoto: Robert De Niro, famoso per il suo sodalizio con il regista «sanguinario» Martin Scorsese, a suo agio nei ruoli da duro e con alle spalle anche la parte del diavolo («Angel Heart», del 1987) ormai è un attore comico. E con che risultati! Tutto è cominciato nel '98 quando Harold Ramis cercava un boss per la commedia «Terapia e pallottole» (che nella versione originale si intitola «Analyze This», cioè «psicoanalizza questo», il che era già un bel programma). Serviva un «padrino». E chi ci poteva essere di meglio del vero Padrino, colui che per quel ruolo aveva preso l'Oscar? De Niro accettò anche perché il suo maestro gli aveva dato il buon esempio. Marlon Brando, infatti, il primo, eccezionale Padrino, nonché Stella Polare della recitazione, quando si era visto offrire il ruolo comico del malavitoso in «Il boss e la matricola» (1990) aveva accettato. «Analyze This» fu un successo di pubblico e di critica e avrebbe per sempre cambiato la vita di De Niro. Anche perché, diciamocelo chiaramente, i film con ruoli da «duro» cominciavano a non andare più molto bene. Sarà forse perché gli sceneggiatori non erano più quelli di una volta o forse la colpa era dei registi, ma «The Fan» ('96) era stato accolto maluccio e così pure «Ronin» ('98). E allora benvenuto nel 2000 «Ti presento i miei». E tra un «Men of Honor» e «15 Minuti - Follia omicida a New York» arriva nel 2002 «Un boss sotto stress» che, nella versione originale si intitola «Analyze that», «psicoanalizza quello», insomma un altro programma. Ormai gli argini sono rotti e c'è anche, nel 2004, il sequel di «Ti presento i miei»: «Mi presenti i tuoi?». In fondo non è stato un grande cambiamento: De Niro fa sempre la parte del duro: è il resto, il contesto che è incredibilmente comico. Nella serie con Ben Stiller De Niro è un vecchio agente della Cia. Che è esattamente lo stesso ruolo che interpreta nel drammaticissimo «The good shepherd - L'ombra del potere», film proprio sulla nascita della Cia. E oggi arriva nelle sale «Vi presento i Nostri». Insomma, bisogna essere bravi sia a far piangere che a far ridere e in compagnia di De Niro, passati dalla parte della commedia in questo film, ci sono ben altri «mostri sacri», come Dustin Hoffman e Barbra Streisand. Nel gruppo è entrato anche un altro storico «duro»: Harvey Keitel. Ha interpretato con De Niro «Taxi driver», è stato il gelido Mr. Wolf-risolvo problemi in «Pulp Fiction» e adesso è con i suoi vecchi amici a far ridere. Anche Spencer Tracy, eccezionale attore drammatico, interpretò due commedie: «Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo» (1963) e «Indovina chi viene a cena?» del '67. De Niro dà appuntamento al prossimo 25 febbraio, con «Manuale d'Amore 3».