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Il papocchio del Grande Fratello

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Benvenga il ripensamento del Grande Fratello che ha deciso di eliminare d'ufficio i tre concorrenti bestemmiatori. Ci chiediamo, però, se tutto questo non si poteva fare prima, senza scadere nel gioco delle tre carte. Prima l'assoluzione delle bestemmie con tanto di riammissione di un vecchio concorrente e poi il tardivo passo indietro. Non si capisce cos'è che frenava gli autori del reality. Forse la speranza di qualche punto di audience in più? Non c'è dubbio che la strategia ha pagato e anche bene, dal momento che lunedì sera la puntata del Gf è stata seguita da sei milioni di italiani totalizzando il 25 per cento di share. Ma un po' di fermezza in più avrebbe fatto bene all'immagine del programma. Uno degli esclusi dell'altra sera ha cercato di difendersi con la scusa dell'accento toscano. «Non ho bestemmiato - Pietro si è arrampicato sugli specchi - Ho rivisto il video su internet. Ho detto "dico maiala", ma essendo toscano ho la "c" aspirata. Mi scuso comunque con chi ha capito diversamente». Sulla sua esclusione dice: «Lo capisco, abbiamo esagerato e bisognava dare un segnale. Dobbiamo dare il buon esempio, dato che abbiamo la fortuna di stare lì». Bene. E allora basta con i piagnistei che abbiamo sentito a trasmissione ancora in corso. «Facciano il mea culpa, invece che lamentarsi e fare le vittime - incalza l'associazione dei telespettatori cattolici Aiart - La volgarità e l'assenza di una pur minima etica sono solo stratagemmi per qualche ascoltatore in più». Ma il papocchio del Grande Fratello si sta giocando anche su un altro binario. Quello del televoto sospeso. I telespettatori hanno inviato sms, hanno votato, hanno pagato ma il loro voto è stato inutile perché il televoto della scorsa settimana è stato sospeso. E ora che succederà? I telespettatori vogliono essere rimborsati ma le associazioni dei consumatori mettono in guardia sul rischio di non ricevere il becco d'un quattrino. E il Codacons ha persino presentato un esposto all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. «Vogliamo vederci chiaro - afferma Carlo Rienzi - e soprattutto vogliamo che si indaghi sull'accaduto. È corretto sospendere il televoto quando già migliaia di telespettatori hanno speso soldi utilizzando tale sistema? Chi ha sprecato soldi televotando sarà rimborsato? Come e quando avverranno i rimborsi?». Chissà. Ai signori del papocchio l'ardua sentenza.

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