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Corrado pietà parla solo di letteratura

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.Guardava il bolide rosso, piccino, ben avvitato su una basetta di plastica, come a chiedersi: ma come fai ad avere tanto successo? Corrado Augias, classe 1935, è un fior di scrittore e conduttore televisivo. I suoi libri, innumerevoli, sono sempre tra i primi nelle classifiche di vendita, le sue trasmissioni riscuotono sempre simpatia. Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco. Tutti i giorni, sulla più soporifera delle reti Rai, la tre, più o meno alle 12,45, va in onda «Le storie - Diario italiano», trasmissione di una ventina di minuti prima della soap «Julia». Augias tutti i giorni propone un tema, un argomento che affronta con un'intervista. Niente ballerine, niente musica. Gli spettatori in sala possono fare qualche domanda, quelli da casa inviano delle mail. Fin qui tutto bene, il programma è adeguato alla rete, il problema è che qualche volta il professor Augias si avventura in temi che per lui sono peggio della giungla. Ieri si è addentrato tra acquitrini e liane proponendo: «Rosso Ferrari - Una finestra aperta sul magico mondo del cavallino rampante». Non l'avesse mai fatto. Dopo gli sguardi interrogativi al modellino di Ferrari il professore ha raccontato la storia di un turco cieco che, in mezzo ad un aeroporto, ha guidato una Ferrari a trecento all'ora. Evidentemente gli è piaciuta. Poi candidamente ha ammesso: «Per le auto da corsa nutro un modestissimo interesse...» E si vede. Ospite della puntata Vincenzo Borgomeo, serissimo giornalista autore di un bel saggio: «Centouno storie sulla Ferrari che non ti hanno mai raccontato», edito da Newton Compton. È stato torturato. Uno spettatore ha voluto sapere quanto consuma una Ferrari. Poi gli hanno chiesto che senso ha fare auto che sono dei missili. Borgomeo, esperto del settore (una Ferrari la possiede anche), ha capito di essere su un pianeta diverso dal suo. Si è astenuto dall'urlare: «Ma chi se ne frega di quanto consuma una Ferrari, l'importante è che vada forte», come avrebbe fatto qualunque ferrarista, e ha risposto pacatamente: «Una Ferrari non è un mezzo di trasporto...». «No? - ha ribattuto Augias - Ma allora cos'è?». Ma il record della pista lo ha battuto chiedendo a Borgomeo: «Ma lei, a Maranello c'è mai stato?»

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