Checco barese pigliatutto travolge anche Avatar
Compreso«Avatar». È record per «Che bella giornata», film di Gennaro Nunziante con protagonista super Zalone: nei primi due giorni di programmazione (è uscito mercoledì) ha incassato 6 milioni e 800 mila euro, dati Cinetel, che sommati agli incassi extra circuito Cinetel, cioè dell'intero mercato, hanno superato i 7 milioni. È un record per il box office italiano: prodotto dalla Taodue e distribuito da Medusa, il secondo film dell'attore barese trentatreenne è in assoluto la pellicola che nei primi due giorni ha avuto l'incasso più alto, superando «Avatar» e «Harry Potter». «Gli incassi di questi due giorni mi inorgogliscono, ma la vera felicità è per Valsecchi e Pier Silvio Berlusconi: che bello aiutare gli indigenti», ha detto Checco dalla sua amata Puglia, dove si sta godendo il risultato raggiunto. Si è trattato di un successo annunciato: la comicità «politicamante scorretta» di Zalone aveva scatenato una valanga di prenotazioni per il suo film dai cinema della Penisola e anche la data era stata scelta strategicamente, il prefestivo 5 gennaio. Così Medusa, che distribuisce anche «La Banda dei Babbi» Natale, ha travolto il cinepanettone di De Sica e ha fissato una data portafortuna: la vigilia della Befana. Checco Zalone è il nome d'arte di Luca Medici, barese di Capurso, laureato in legge, jazzista scoperto da Gennaro Nunziante (regista di tutti e due i suoi film) alla tv privata Telenorba, quando interpretava un programma demenziale: «I Sottano's». Nel 2006 con la canzone «Siamo una squadra fortissimi», dedicata alla Nazionale di calcio, spopola sul web e conquista il palco di «Zelig». I ragazzi vanno a cercare il comico su YouTube per godersi sgrammaticature e parolacce nelle sue parodie di Vasco Rossi, Giusy Ferreri, Tiziano Ferro, Gigi D'Alessio. Ed è proprio sul web che lo nota il figlio del produttore Pietro Valsecchi. E così Checco arriva al cinema. Debutta l'anno scorso con «Cado dalle nubi», filmone da 14 milioni di euro, che ha fatto di Zalone uno dei comici più amati. «Siamo più che contenti dei risultati straordinari del botteghino - afferma soddisfatto il talent scout Valsecchi - Questo grande successo di Checco Zalone è la dimostrazione di quanto sia fondamentale investire sui giovani. Solo attraverso un lavoro continuo di scouting, di ricerca, in Italia come altrove, si può offrire nuova linfa e freschezza al settore culturale. Ed è questo che cerchiamo di fare a Taodue nel cinema e nella televisione. Facciamo quindi una riflessione, lo dico a tanti: basta battagliare sul cinema! Checco dimostra che con la cultura si può mangiare. Eccome». Ed è una grande vittoria per i comici del sud che promettono un'avanzata in forze. Appuntamento al 21 gennaio con Antonio Albanese (anche se è di Lecco si è da sempre convertito al «meridionalesimo») con «Qualunquemente».