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Piovono star negli spot

John Travolta

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Arrivano dall'America le notizie sugli incassi guadagnati dalla diva Julia Roberts, nuova testimonial della Lavazza, che ha intascato - secondo alcuni siti Usa - 1,5 milioni di dollari. Il suo compenso per la pubblicità di 45 secondi, confermato dal Daily Mail, è stato di circa 1 milione e 200 mila euro. L'attrice ha raggiunto i suoi colleghi di spot (Paolo Bonolis, Luca Laurenti e Paolo Ruffini) sul set a Cinecittà (allestito nel Teatro 5, quello che utilizzava Fellini), dove è servito un mese per allestire la scenografia di Giuseppe Mangano, con la regia di Umberto Carteni. Tutto punta sulla figura di Julia Roberts, Venere che nasce dalla conchiglia e viene dipinta da un esigente Botticelli, (Ruffini) che non riesce a immortalare un sorriso degno di una tela tanto famosa. La Roberts appare accanto a Paolo Bonolis e Luca Laurenti che cercano di invogliarla al buon umore affinché il pittore possa dipingere il suo sorriso. Cosa che avviene dopo che Julia beve un sorso di caffè. «Non male - concludono i siti americani - per appena 45 secondi di apparizione e per giunta senza dire una parola. Insomma: 33 mila dollari guadagnati al secondo». Non è la prima volta che in Italia una star hollywoodiana venga strapagata. E spesso con una garanzia, che lo spot non si veda mai in Usa. Mentre la Roberts interpreta la Venere, nella guerra degli aromi le stelle del cinema si battono a colpi di tazzine di caffè: se Lavazza sceglie Julia, Nespresso scatena George Clooney con John Malkovich. E l'ambito Paradiso resta per entrambi lo scenario vincente. Il sex symbol George, dopo «No Martini No party», ha deciso di dedicarsi al caffè quasi come conseguenza naturale della sua vita, visto che il suo folle amore per l'Italia è tanto incontrollabile da aver preso casa e fidanzata nel Bel Paese. La pubblicità italiana fa gola alle star Usa che, evidentemente, nel loro Paese preferiscono non cedere alle lusinghe degli spot. Ma in Italia tutto è permesso. Ecco, allora, John Travolta accanto a Michelle Hunziker per un video (Telecom) girato a Ocala, in Florida, in una delle lussuose ville dell'attore americano. Già l'attore di «Pulp Fiction» aveva sponsorizzato prodotti italiani: qualche tempo fa era stato testimonial di Sky Italia per la campagna di abbonamenti, entrava nelle case delle più normali famiglie italiane, come se niente fosse, preceduto dalla divina Nicole Kidman. Richard Gere, Katherine Zeta Jones e Uma Thurman preferiscono invece guidare le belle automobili made in Italy. E se Sharon Stone (in uno spot) affida i propri risparmi a una banca del nostro Paese, Kevin Coster preferisce camminare in una «Valle Verde», mentre Dustin Hoffman distorce «L'Infinito» del Leopardi per la Regione Marche, Tilda Swinton sfoglia i petali de fiori preziosi di Pomellato e la sensuale Scarlett Johansson scivola tra le lenzuola per Dolce & Gabbana. E come se non bastasse, Richard Gere, ultimo testimonial della Lancia, è stato scelto non solo per essere un attore bello e famoso, ma anche per la sua capacità di unire il talento, la fama, l'eleganza e di far emergere un personaggio a favore della pace e delle giuste cause, come la questione del Tibet. Aveva sempre detto no alla pubblicità. E invece anche Robert De Niro, uno dei divi americani più riluttanti allo spot, ha ceduto alle lusinghe della promozione di un prodotto. Lo ha convinto l'italiana Beghelli per promuovere lampade da illuminazione a grande risparmio energetico. Lo spot riassumeva una storia, il tema è quello del risparmio. In una strada spolverata di neve della Brooklyn degli anni '50 padre e figlio escono da un negozio di barbiere; il bambino riceve una moneta d'argento dal padre che gli dà un consiglio: «Ogni soldo risparmiato è un soldo guadagnato». Dalle vecchie atmosfere del passato si passa ai giorni nostri quando «l'industriale» De Niro va a verificare i nuovi impianti d'illuminazione della sua azienda, si guarda intorno e, solo quando entra in macchina, sorride guardando il dollaro d'argento che ha in mano, lo stesso che gli diede il padre tanti anni prima. Ma il top dell'eleganza in fatto di spot spetta alla divina Charlize Theron, che cammina in un'immenso antico salone dalle porte dorate, strappandosi via lunghi orecchini, collane di diamanti e l'abito dorato che scivola via lasciando il suo corpo profumato dall'inebriante essenza J'adore di Dior.

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