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2012 nei Pirenei In fuga dal finimondo

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Neiprossimi dodici mesi monsieur Delord sarà travolto dagli impegni. Il superlavoro non verrà dai 200 abitanti del suo municipio. Piuttosto gli carambolerà addosso, peggio di un macigno staccatosi dalle rocce che ha alle spalle, a causa degli «immigrati». Una schiera di stranieri preme ai confini del suo comune per assicurarsi un tetto tra le pacifiche valli di Bugarach. Non è un plotone di fissati del trekking. Piuttosto un esercito di invasati fifoni, di adepti della new age, di signore stregate dal guru di turno, di mistici dell'ultim'ora. Che cosa succede a Bugarach? Piuttosto, che cosa non succede. Non succede la fine del mondo, l'apocalisse pronosticata dalle profezie dei Maya e fissata inderogabilmente al 12 dicembre 2012. Oppure, anche in questo caso inderogabilmente, al 21 dicembre 2012, giorno del solstizio d'inverno. È l'epilogo della quinta Era, quella dell'Oro, computata dal misterioso popolo americano scomparso. Un «accidente» che ha calamitato decine di interpretazioni, più o meno scientifiche. Avverrebbe un allineamento galattico del Sole e della Fenditura del Cigno, la nebulosa all'altezza dell'equatore celeste, si sentenziò negli anni Ottanta. Oppure, il finimondo sarà causato da un'inversione del campo magnetico terrestre, dovuto allo spostamento dell'asse del Pianeta. Ancora, l'allineamento di Marte, Giove e Saturno, spettacolo astronomico del tutto insolito. Ce n'è a iosa per eccitare la fantasia, suscitare incubi o divulgare messaggi ovattati. Così, il terribile 2012 è preda dei tentacoli della New Age, consolante surrogato della fede cristiana che specie negli States scossi dalle Twin Towers e dalla crisi dei subprime miete sempre più adepti. Cullando yankees e colored, i guru assicurano che non arriveranno fuoco e fiamme dal clima impazzito né inondazioni dai mari, come negli scenari più comuni. Invece il mutamento epocale dell'Era dell'Acquario consisterà nell'avvento della concordia e della pace. Ma ci ha messo lo zampino anche il Pentagono. Un dossier del 2003 ha previsto per l'attiguo 2020 un distruttivo aumento della temperatura terrestre. Del resto il catastrofismo di ecologisti, meteorologi, studiosi del clima è uno sport praticato all'interno dei più autorevoli consessi mondiali. È vero che viene spesso smentito (l'allarme-siccità, per esempio, si è rivelato una bufala, negli scorsi due mesi è piovuto più che in un anno) però orienta investimenti e consumi. Un giro di soldi che frulla anche attorno al fatidico 2012. Saggi e libri d'esoterismo, trasmissioni televisive (da noi l'immaginifico Voyager), fiction seriali (l'ultima puntata di X-Files), film (l'ultimo nel 2009, intitolato «2012» da Roland Emmerich, specialista di pellicole catastrofiche), romanzi fantascientifici («2012. L'apocalisse» di Strieber). E poi l'«affaire» Bugarach. Nel paesello della Linguadoca sono già diecimila le persone, specie i danarosi col passaporto Usa, a chiedere di comprare case e terreni. La paccottiglia venduta dagli ambulanti agli angoli delle strade fin d'ora stranisce il paesaggio montano, regno dei pastori. La fama di Eden che si salverà dalla distruzione viene da lontano. Nelle caverne di roccia del Sacro Monte di Bugarach si dice sia stato custodito il Santo Graal. La leggenda incuriosì illustri francesi: Victor Hugo, Claude Debussy, Jules Verne optarono per una spedizione a ridosso dei Pirenei. Ora la faccenza stuzzica il mago degli effetti speciali Steven Spielberg, che ha perlustrato la zona. Bugarach sarà il business edilizio e mediatico dell'anno che verrà. A dispetto di chi s'inchina alla Dea Ragione.

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