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Atlantide? Era in Iran

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diANTONIO ANGELI «Innanzi a quella foce stretta che si chiama Colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve». Queste le parole di Platone, nel «Timeo», scritto attorno al 360 avanti Cristo. Il filosofo con sicurezza descrive una terra e un grande Paese travolti da un cataclisma. Per anni gli studiosi, arrovellandosi attorno a questi versi, hanno dato la caccia alla verità storica. Oggi sembrano averla raggiunta. Atlantide non era in quello che oggi è l'Atlantico, ma nell'area dell'attuale Iran. Infatti una regione, misteriosamente inghiottita dai fondali del Golfo Persico, potrebbe essere stata abitata da una delle civiltà più antiche del pianeta, oltre 100.000 anni fa. E probabilmente è proprio da lì che è partito il mito di Atlantide. Questa la conclusione a cui sono giunti gli archeologi dell'Università di Birmingham, nel Regno Unito, che hanno sciolto così un rebus che li tormentava: scavando lungo le coste del Golfo, antistanti la penisola araba, sono stati portati alla luce circa 60 siti archeologici, comprendenti case, vie di comunicazione, ceramiche decorate e altre suppellettili all'apparenza frutto di una tecnologia più avanzata rispetto a quella degli altri insediamenti vicini. La soluzione secondo Jeffrey Rose e colleghi è che questi antichi centri non spuntassero dal nulla, ma fossero le retroguardie di un'antica popolazione originariamente insediate in aree sommerse dell'Oceano circa 8.000 anni fa. Gli abitanti di queste regioni sarebbero scampati all'innalzamento delle acque colonizzando regioni più interne alimentate dalle sorgenti d'acqua dolce del Tigri, dell'Eufrate, del Karun e da falde sotterranee, fin quando, dopo l'era glaciale, anche queste terre divennero desertiche e inospitali a causa di un periodo di forte siccità. Insomma l'Atlantide descritta da Platone nel Timeo sarebbe realmente esistita, sarebbe stata la «madre di tutte le civiltà» e avrebbe dominato tutto quello che, ai tempi, era il mondo conosciuto. Ma sarebbe stata spazzata via da enormi e inarrestabili mutamenti climatici. Una cosa è certa: l'avventura dell'umanità, andando ad analizzare tanti reperti, non è solo quella che ci racconta la storia conosciuta. Probabilmente tutte le civiltà note sono «figlie» di una grande antichissima cultura della quale si deve ancora scoprire tutto.

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