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E DiCaprio sarà Gatsby

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Tornacon «Il grande Gatsby», il romanzo finito a Parigi, dove Scott era con la moglie Zelda Sayre per potersi concedere una vita dorata spendendo di meno. La storia di Jay Gatsby, l'amante dell'eccesso, non ebbe lo stesso successo dei precedenti romanzi di Fitzgerald, «Di qua dal paradiso», del 1920, e «Belli e dannati», uscito nel '22. Ma dal libro, uscito nel 1925, già un anno dopo, quando ancora il cinema era muto, si fece un film, con la regia di Herbert Brenon. Una pellicola andata distrutta. Il primo remake nel '49, diretto da Elliott Nugent. Poi il kolossal del '74 con la regia di Jack Clayton, la sceneggiatura di Francis Ford Coppola e due divi nei ruoli dei protagonisti, Mia Farrow e Robert Redford. Ora è Baz Luhrmann, il regista che ha diretto Nicole Kidman nel musical «Moulin Rouge», a firmare il nuovo film su James Gatz, il nome originario del protagonista, un contadino povero che sposa un'ereditiera diciottenne, si «sgrossa« a Oxford e fa fortuna con il contrabbando. Gatz avrà la faccia del più corteggiato attore Usa, Leonardo DiCaprio. Con lui Tobey Maguire nei panni di Nick Carraway e Carey Mulligan in quello di Daisy. «Mi sta entusiasmando lavorare su Fitzgerald - ha detto Luhrmann, che dovrebbe cominciare a girare a metà 2011 - C'è musica in quel libro. E io trasporrò anche questo aspetto». Impresa ardua, vista la fama del romanzo che incassò il lusinghiero giudizio di T. S. Eliot: «È il primo passo avanti fatto dalla narrativa americana dopo Henry James». Li. Lom.

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