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IL GIRADISCHIa cura di Stefano Mannucci

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All'estero,invece, incidere l'album con i canti tradizionali della Notte Santa è un punto d'onore al quale non ha rinunciato alcuno dei grandi della musica rock, pop, jazz, soul o pseudo-lirica che sia. Quest'anno si sono cimentati con il genere perfino i Coldplay, Paul Simon o Mariah Carey (e da noi si è scomodata MIna, sfruttando la colonna sonora del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo). Per tempo è uscito anche il cd della controvenere inglese Susan Boyle (che ha infilato nel repertorio sacro la profana "Perfect day" di Lou Reed), e sopratutto la cristallina Annie Lennox, la cui voce disincarnata ben si presta all'operazione. L'ex cantante degli Eurythmics sciorina tutta la sequenza dei classiconi natalizi (quelli della tradizione anglosassone), ma il vero pezzo forte è l'inedito a sua firma, "Universal child", che da solo vale tutto il cd. Auguri e buona digestione. Voto 2 e mezzo/5

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