L'iPhone è antiallergico

diANTONIO ANGELI Ma alla fine che cosa vogliamo tutti se non stare bene? E oggi le tecnologie del futuro (che ormai è presente) ci danno una mano. Il telefonino può diventare un mezzo per acquistare consapevolezza del proprio stato di salute, per combattere intolleranze alimentari ed allergie, e uno strumento per un dialogo più diretto con il proprio medico. Per i cellulari di ultima generazione arriva «iPhood intolerance», un'originalissima applicazione (in vendita su App Store) che consente di essere costantemente in linea con il proprio stato di benessere psicofisico. Il programma invita ad inserire una serie di dati sulle proprie abitudini alimentari e, se ci sono, sugli eventuali disturbi. Sembra un «giochino» divertente e facile facile, ma ha saldissime basi scientifiche. «Certi pazienti vanno dal medico e dicono "ho il mal di pancia", ma questo non basta per capire il problema», spiega il dottor Michael Held, laureato in Germania e creatore di «iPhood intolerance». «Questa applicazione - aggiunge - è per tutti. Sette pazienti su dieci che si rivolgono al medico hanno un problema legato al loro stile di vita, che può causare disturbi gastrointestinali, legati anche a problemi psicologici e intolleranze alimentari. "iPhood intolerance" è un mezzo di auto osservazione per creare nella persona uno stato di maggiore consapevolezza, per favorire quello che io chiamo uno stato di "salute contagiosa"». E questo non vuol dire, ovviamente, che si può fare a meno del medico. «"iPhood intolerance" - prosegue Held - è un mezzo per dialogare con il proprio medico e per conoscere meglio se stessi. E anche per conoscere meglio ciò che mangiamo, come, ad esempio, gli additivi che vengono messi nei cibi, che possono anche essere molto dannosi per la salute, soprattutto dei bambini. Molto importanti - sottolinea il medico - sono anche le interazioni tra i cibi. Con "iPhood intolerance" si può vedere cosa fa bene e cosa fa male. È un diario che si può usare per se stessi e per i propri figli».