Tutto il Futurismo minuto per minuto
diGABRIELE SIMONGINI I futuristi odiavano, almeno a parole, le biblioteche, ma da oggi in avanti ogni loro mostra, catalogo, opera e documento troveranno posto in un'impresa editoriale a dir poco epocale, degna di figurare negli scaffali di ogni studioso e non solo. Sì, l'omaggio più importante e duraturo al Futurismo nel centenario del suo manifesto fondativo si realizza a celebrazioni quasi concluse ma lascia un segno fondamentale. È il primo volume di un'iniziativa ambiziosa e quasi d'altri tempi come i «Nuovi Archivi del Futurismo», fortemente voluti dal Presidente della Quadriennale di Roma Gino Agnese e pubblicati da De Luca editori d'arte. Si parte con i «Cataloghi di Esposizioni», la più esaustiva raccolta sull'attività espositiva del movimento marinettiano: un volume, curato da Enrico Crispolti, di quasi 900 pagine, che raccoglie oltre 500 mostre futuriste tra il 1910 e il 1944. E di ogni esposizione viene riprodotto integralmente, in sequenza cronologica, il relativo catalogo. Vi figurano non solo le mostre collettive più note e le esposizioni personali dei protagonisti ma anche le partecipazioni del gruppo futurista alle grandi rassegne internazionali, nazionali o locali. «Il fatto che nel volume – ci dice Agnese – sia riprodotto integralmente ogni catalogo con le relative opere esposte dà vita ad una specie di immensa mostra lunga trentacinque anni, fatta di tantissimi quadri e sculture di cui magari si era persa traccia. Nomi notissimi si alternano ad artisti ormai dimenticati ma fino al 1944 l'anima del movimento, l'instancabile organizzatore e il pirotecnico promotore è sempre uno, Filippo Tommaso Marinetti». Nel volume si ripercorre così, tappa dopo tappa, l'incendiaria marcia di affermazione del Futurismo, molto lenta e difficoltosa negli anni dieci, più rapida e tumultuosa negli anni venti e soprattutto nel decennio dei trenta con le prestigiose partecipazioni a Biennali, Triennali e Quadriennali. E ne viene fuori un percorso avvincente, rivoluzionario, pieno di contraddizioni ma vitalissimo, particolarmente negli anni dieci, epici e audaci, sotto il segno di Balla, Boccioni, Carrà, Russolo, Severini. Il fondamentale volume è stato presentato ieri nella sede della Quadriennale a Villa Carpegna da Agnese, giustamente orgoglioso di avere aggiunto un altro tassello importante alle iniziative permanenti della sua istituzione, e da due direttori generali del Ministero per i Beni Culturali: Maurizio Fallace, per le Biblioteche e gli Istituti culturali e Luciano Scala, per gli Archivi. Sempre ieri, visitando la sede della Quadriennale, il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha assicurato pieno sostegno all'istituzione. Entro il 2012 saranno pubblicati gli altri cinque volumi di quella che diventerà una colossale enciclopedia del Futurismo basata sui documenti e sulle fonti. Vi saranno riprodotte tutte le opere della «ricostruzione futurista dell'universo», in pittura, scultura, architettura, design, moda, spettacolo, fotografia, musica e letteratura. Sarà il trionfale coronamento di un'impresa realizzata cinquant'anni fa, nel 1958, con l'edizione degli «Archivi del Futurismo», in due volumi, curati da Maria Drudi Gambillo e da Teresa Fiori, pubblicati sempre da De Luca e oggi introvabili. Inoltre è stato presentato anche il catalogo delle cinquanta donazioni di opere del '900 (da Severini a Drei, da Guerrieri a Mastroianni) che hanno dato vita alla collezione permanente della Quadriennale, un'altra vittoria «futurista» di Gino Agnese.