«Sdrammatizziamo con una risata»

ÈSaturday night live, «figlio» della omonima trasmissione americana: domani in seconda serata su Italia 1. Anche se non ci sarà un vero e proprio conduttore, a far da collante fra le diverse gag ecco Elenoire Casalegno. Elenoire Casalegno, come funzionerà la trasmissione? «Guardi, il format è americano, lo è a tutti gli effetti. Ma la comicità è più italiana, legata alla nostra storia. Un insieme di sketch dove si fa ironia, con un pizzico di satira, cinismo e follia». Quale sarà il suo ruolo? «Allora, io faccio un po' da collante, anche se non esiste una conduzione del tipo: "Buonasera signori e signore". Canto e ballo. Faccio da fil rouge a tutti. Sono pronti grandi professionisti: tra gli altri Stefano Chiodaroli, Alessandro Brunello, Tommy Vee, Gigi Garretta, Pierluigi Oddi, Demo Mura, Carlo Pistarino, Andrea Perroni, Walter Nudo. Nel cast femminile ci sono Ainett Stephens, Raffaella Fico, Ludovica Leoni, Francesca Fioretti, Michela Coppa». Qual è l'ingrediente principale? «Di certo la voglia di divertirsi e ridersi addosso. Ognuno dovrebbe sapersi prendere in giro. Si deve giocare perché, magari, sul palco si interpretano ruoli che nella vita privata non ti appartengono». Un buon motivo per vederlo. «Bè, per farsi due risate. Di questi tempi c'è bisogno di sorridere un pochettino. La vita è già abbastanza tragica. Il programma non è classico, non è tipo "Zelig". Tanti sketch si rifanno anche alla politica e alla cronaca». Reality, Tg o varietà, cosa scegliere tra i tre? «Io credo che la tv debba essere per tutti. Che ci sia un reality, informazione o varietà... Tutto dovrebbe essere fatto con intelligenza, anche la comicità più demenziale. La televisione non deve essere fatta solo di reality o di tg. Bene il varietà, purché sia di un certo livello». Quanto spazio c'è per la vita privata? «Io lo spazio me lo ritaglio. È un'esigenza, una mia volontà. Ho una figlia, fa la prima media e ha 11 anni, devo fare anche la mamma».