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Dalla sovietica Tereshkova a Sigourney

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Fumettoe film hanno assorbito come una spugna quello che stava accadendo. Cinque anni prima dell'uscita del film, nel 1963, la russa Valentina Tereshkova, esperta in lanci col paracadute, fu la prima donna spedita nello spazio. Bel colpo per l'Urss, in gara serrata con gli Usa. Nel cinema invece un altro simbolo della donna astronauta è stata Sigourney Weaver. Indimenticabile nell'incipit di «Alien» di Ridley Scott, con l'equipaggio che si sveglia sull'astronave Nostromo. Era il 1979. E trent'anni dopo, nel 2009, la Weaver ha riproposto un ruolo fantascientifico con «Avatar» di James Cameron. Certo, Sigourney ha interpretato molti altri personaggi. Ma la galassia le ha portato immensa fortuna. Consigliandole perfino di doppiare un'astronave. Come nell'edizione originale del capolavoro della Pixar, «Wall-e». Li. Lom.

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