Buy (ri)scopre lo Chopin privato
Uninedito ritratto del compositore e pianista, tra i Maestri del Romanticismo, raccontato in un contesto lontano dalla grande tradizione musicale, attraverso l'epistolario del «protagonista», affidando alle lettere scritte e ricevute da Chopin il compito di spiegare gli snodi narrativi della sua vita. Ad interpretare i testi sono stati chiamati Fabrizio Bentivoglio e Margherita Buy, che dà voce a George Sand, la scrittrice francese con cui Chopin ebbe una relazione. Mentre sono illustri musicisti a guidare il pubblico alla comprensione di questo fondamentale compositore: Danile Baremboin, Charles Rosen, Alexander Lonquich, Martha Argerich, Vladimir Ashkenazy e molti altri nomi di primissimo piano, che costituiscono una vera e propria trama narrativa che entra in filigrana nel tessuto compositivo chopiniano. Un tappeto sonoro che attinge anche a preziosi materiali di repertorio di esecuzioni entrate nella storia della musica del '900. Tra questi, le interpretazioni chopiniane di Alfred Cortot, Arturo Benedetti Michelangeli e Martha Argerich. E attraverso le note e la sua musica, il documentario si muove alla ricerca dei luoghi fondanti dell'immaginario del giovane compositore: dalla capitale Varsavia alla Polonia rurale, dove Chopin trascorre tanta parte della giovinezza e, come si evince dalle sue lettere, si forma come uomo e musicista; fino a Parigi, teatro della seconda metà della sua vita, in esilio dopo l'invasione russa della Polonia. La sua formazione è infatti frutto della cultura polacca e da essa imprescindibile, ma risente anche dell'influenza delle tre principali culture dell'epoca: l'italiana, l'austro-tedesca e la francese. Perché seppur venuto alla luce vicino Varsavia, in un contesto lontano dalle luci della ribalta della grande tradizione musicale, Chopin assorbe al contempo i venti che provengono proprio da quella tradizione.