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Lillo: Arbore ha portato fortuna al mio «610»

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Direttadella coppia Lillo Greg il 13 dicembre dalle 21 su www.radio2.rai.it e su Rainews. Lillo, finirete in 2d. Come funziona? «Bè, il progetto iniziale era quello di distribuire gli occhialini con una delle due lenti oscurate. Così uno vede - praticamente - in 2d. È un gioco sul luogo comune: il 3d, il 4d... Non se ne può più». I personaggi di punta di «610»? «"610" nel corso degli anni è diventato una sorta di microcosmo. Tra i quali spicca senza dubbio il grande capo Estiqaatsi: si scrive così perché è "indiano". Le notizie che commenta le ricava dai quotidiani. Poi c'è il personaggio che parla in "calabrese estremo"». E...? «E bisogna essere preparati fisicamente per parlare in "calabrese estremo"». Quale canzone de «I latte e i suoi derivati» la rappresenta di più? «Forse una che ho scritto io: "La pagnotta e un sogno in tasca". Una ballata. È il sogno di una persona: quello di diventare bidello». Come è nato il brano "Compagni camerati"? «È nato molti anni fa. È un pezzo di Greg. Già tirava aria di un calo politico totale: ci siamo immaginati un cantautore compiacete che va a favore di tutti e due gli schieramenti politici». Sveli l'identità del "Grande capo". «È Greg, che io di volta in volta intervisto». Improvvisazione o battute già scritte? «Abbiamo un canovaccio. Siamo vicini a programmi radiofonici come "Gran varietà" o "Alto gradimento". Onoratissimi del fatto che Arbore abbia detto che siamo noi gli eredi di "Alto gradimento"». E Frassica? «Bè, è un grande. Era fan di "610" e si propose. È il tipo di umorismo che a me e Greg fa proprio ridere». Un giorno da dirigente Rai, cosa cambierebbe? «Creerei più possibilità. Non ho niente contro il programma superpopolare ma è troppo tutto diretto verso l'audience. Inoltre sono stato stracontento del successo di Fazio». Oltre alla radio...? «Giusti vorrebbe fare un programma comico in Rai e vorrebbe farlo insieme a noi. Siamo molto impegnati con la radio e non avremmo il tempo però... Se uscisse fuori una cosa divertente saremmo disposti anche a dormire poco la notte».

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