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Titina, Concetta, Cettina, Imma quanti modi di chiamarsi come lei

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Ediffusissimo, insieme al gemello «Concezione». Nel Bel Paese, specie nel Sud, ha un'infinità di varianti. Immacolata, Immacolatina, Titina, Titti, Tina, Imma. E pensi alla sorella di Eduardo, Titina De Filippo, ma anche, uscendo dal seminato, alla «Titina» cantata da Chaplin in «Tempi moderni»... Poi c'è la schiera delle Concette, Cettine (come la colf-padrona di «Un Medico in famiglia»), snobisticamente Cetty o Concy. Infine il gruppo per associazione semiotica. Ovvero: Immacolata Concezione significa pura. E dunque è uguale a Rachele, che appunto vale per mite e senza macchia. Oppure a Caterina, dal greco katharos, che vuol ugualmente dire pura. Che cosa fanno i milioni di Immacolate e Concette italiane nel giorno del loro onomastico? In molti paesi del Sud (Puglia, Abruzzo, Calabria, Sicilia) e in Toscana sono ancora festeggiate con falò all'aperto, perché il fuoco purifica. Addirittura i tizzoni vengono portati in casa e sistemati in qualche vecchio braciere. A pranzo di rigore, al Sud e a Roma, frittelle di pasta lievitata, eventualmente farcite di patata dolce o di cavolfiore. Un classico anche della cena del 24 dicembre. Li. Lom.

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