Il Mediterraneo è protagonista
L'esigenzadi dare visibilità al lavoro di tanti fotografi che ogni giorno svolgono questo mestiere, lontano dai riflettori della notorietà delle grandi firme, si concretizzò in un prezioso volume di 360 pagine (una per ogni giorno dell'anno) con oltre 600 fotografie. «Sono fotografi di attualità - puntualizzava Magnaschi - pronti a piombare su ciò che fa notizia, fatti della porta accanto o che capitano in località lontanissime. Sono fotografi-Rambo per la rapidità delle loro reazioni, ma anche fotografi-artisti per la capacità di far parlare le immagini». Un volume senza alcun testo dunque, con la consapevolezza che le foto, le grandi foto, sono tali solo se riescono a parlare da sole. Ieri, nella cornice della Sala Zuccari del Senato è stato presentato il nuovo libro PhotoAnsa 2010 firmato dal direttore Luigi Contu, introdotto del Presidente del Senato Renato Schifani, dal Presidente dell'ANSA Giulio Anselmi e con la partecipazione del Presidente della Commissione Antimafia Giuseppe Pisanu, dell'onorevole Walter Veltroni e di Andrea Riccardi, storico e Fondatore della Comunità di Sant'Egidio. In quesa edizione Contu raccoglie il testimone di Magnaschi: un libro impaginato per argomenti, con le immagini che, oltre ad avere una valenza documentaristica, hanno la grande forza evocativa di chi coglie l'attimo che racchiude il tutto. Un libro che si basa sulle linee guida dei precedenti, ma con una novità, un unico comun denominatore: il Mediterraneo. Il volume del 2010 ruota tutto intorno al ruolo geopolitico assunto dal "mare nostrum" in un vortice di immagini diverse e contrastanti, che da un lato rievocano momenti drammatici - come lo scontro arabo-israeliano o la rivolta degli immigrati a Rosarno - e dall'altro tendono a comunicare la sensibilità e il rilievo di personalità quali Rania di Giordania, vera icona della comunicazione tra gli opposti del mondo. E per ribadire in maniera forte la volontà di coinvolgere Paesi e culture di tutto il Mediterraneo, i testi del libro sono tradotti in arabo. «È una scelta ambiziosa - scrive nella prefazione Anselmi - perché nel «mare in mezzo alle terre» affondano le radici della nostra storia e della nostra cultura: molte delle foto scattate e qui pubblicate conservano un riverbero di questo passato remoto». Il presidente del Senato, Renato Schifani, tesse l'elogio del giornalismo d'agenzia, un elogio che viene ripreso anche da Walter Veltroni che ha parole di stima in particolare per i fotografi: «Sono la categoria più vilipesa, più insultata e scalciata. E noi che facciamo questo mestiere abbiamo la tendenza a sopportarli a malapena». Quest'anno una selezione di immagini di PhotoAnsa2010 è disponibile anche su iPad e iPhone, scaricabili gratuitamente.