Les Prêtres: impazza il pop al profumo di incenso
Laband «Les Prêtres» (che, per chi non mastica la lingua d'oltralpe, significa semplicemente «i sacerdoti») ha già venduto mezzo milione di cd ed è prima in classifica in Francia. Padre Jean Michel Bardet, 46 anni, parroco; padre Charles Troesch, 27 anni, viceparroco, e il seminarista vietnamita Dinh Nguyen Nguyen, 25 anni, propongono l'album «Spiritus Dei» (Carosello Records). I 16 brani del cd, che domani arriva in Italia, sono un guazzabuglio incredibile di musica classica e pop con testi in latino, francese e italiano. Un mix che però «prende» e questo spiega il successone di pubblico. Il pezzo principale è appunto «Spiritus Dei-Sarabanda», un rimaneggiamento del settecentesco «Sarabanda» di Georg Friedrich Händel che investe l'ascoltatore con tutta la sua imponente bellezza. Poi nell'album due cover: di Michael Jackson, «Heal The World» e di Charles Aznavour, «Nous nous reverrons un jour ou l'autre». Ci sono poi «I Believe», «Quand on n'a que l'amour» e «Il est ne le divin enfant». E non poteva mancare l'«Ave Maria» e ancora «Amazing Grace», «L'envie d'aimer», «Ave Verum Corpus», oltre all'«Hallelujah». Anche due pezzi parlati: «Conversazione con Dio» e «La storia di Spiritus Dei». «Les Prêtres» nascono non per nulla in Francia, Paese storicamente laico. Il «battesimo» è nel 2009 da un'idea di Jean-Michel Di Falco, vescovo di Gap, in Provenza, che si è trasformato in manager discografico (più bravo di un professionista) per finanziare progetti benefici. Ispirato dal fenomeno d'oltremanica «The Priests», il trio di preti irlandesi che ha sbancato mezza Europa e l'America, e dalla necessità di raccogliere fondi per costruire una chiesa vicina al santuario mariano di Notre-Dame du Laus, nella valle de l'Avance e aiutare una scuola in Madagascar, il vescovo ha puntato sulle voci dei due sacerdoti e del seminarista. E ha vinto. «La priorità resta essere sacerdoti - assicurano però i tre religiosi - Il successo è bello ma effimero. Faremo altri dischi? Perché no?» Insomma il successo c'è stato, sull'onda di altri «preti canterini», ma il futuro, ovviamente, è nelle mani della provvidenza.