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di CARLO ANTINI Amore, sesso e rock 'n' roll.

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Ciòche conta è che abbiano lasciato il segno nella storia della musica. Da Mick Jagger a John Lennon, da Bob Marley a Sting. Mogli, amanti e groupie che fanno girare la testa e mettono a repentaglio matrimoni, fanno tentare il suicidio e ispirano brani indimenticabili. È il caso di Marianne Faithfull che «ruba» Mick Jagger a Chrissie Shrimpton. Rosa dalla gelosia, la giovane tenta il suicidio mentre il cantante dei Rolling Stones scrive «Let's spend the night together» che vola subito in cima alle classifiche. E che dire di Billy Joel, diviso tra due bellezze come una non ancora ventenne Elle Macpherson e l'altra top model Christie Brinkley (che poi sarebbe diventata sua moglie)? Tra le due litiganti ha vinto «Uptown Girl», una hit buona per tutte le stagioni che dall'83 a oggi ha registrato un'innumerevole quantità di cover. Amore e musica leggera, un binomio che nasce da lontano. Almeno dagli anni Cinquanta, da quando scoppiò il giallo «Malafemmena». Per anni circolò la voce che Totò l'avesse dedicata alla splendida Silvana Pampanini. Conosciuta sul set di «47 morto che parla», l'attrice rifiutò le avances del principe De Curtis che, ferito, le dedicò la canzone. Totò, però, ha sempre negato, spiegando che il testo era per la moglie Diana da cui si era separato da poco. Fino alla scandalosa liaison tra un emergente Gino Paoli e una non ancora maggiorenne Stefania Sandrelli. Paoli era già sposato e in attesa di un figlio. Ma al cuor non si comanda e da quella chiacchierata unione nacque «Sapore di sale» e Amanda Sandrelli. Potere delle sette note.

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