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«Il mio sogno? Una famiglia con Alessia»

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Perlui dovrebbe esserci la conduzione del numero zero di un nuovo talent show sul ballo, la versione italiana di «So you can dance» che, se gradito dal pubblico di Raidue potrebbe diventare un seriale. Ci sarà anche la quinta edizione di X Factor? Se ne sta vagliando la possibilità. X Factor è un programma tematico, musicocentrico, tecnico. Questo ci consente di realizzare uno show imponente perché amato dal target di pubblico privilegiato dagli inserzionisti. Perciò abbiamo sempre tanta pubblicità. Eppure l'Auditel è stata al di sotto delle aspettative. Il martedì la programmazione è stata fortissima, dalla fiction di Raiuno alla politica su Raitre, in questo momento molto seguita dal pubblico. In una situazione normale avremmo potuto raggiungere il 17, 18% di share. Ma è andata bene lo stesso. Cosa si aspetta dal futuro? Professionalmente ho realizzato il sogno della mia vita: occuparmi di musica. Personalmente spero di avere presto una famiglia tutta mia. Da mettere su con Alessia Marcuzzi. Segue il Grande Fratello? Questa volta molto più degli anni scorsi. Già quando non conoscevo Alessia, avevo detto che il reality show di Canale 5 deve molto alla sua capacità di essere discreta, familiare, equilibrata e di condurre in maniera elegante, in punta di piedi. Lei, attualmente, è la cosa più bella che ci sia in tv. Potreste un giorno lavorare insieme? Apparteniamo a due aziende differenti ma ci scambiamo opinioni e commenti. Sarebbe bello se ognuno di noi potesse avere l'altro come ospite. Io, potendo, la inviterei sempre. Che pensa del programma concorrente Amici? Amici, per stare in video sei mesi ha bisogno di prospettive di appeal maggiori rispetto ad X Factor che durando solo 13 puntate, si basa su un meccanismo più cruento. Un consiglio ai giovani? Consiglio di leggere tre libri: Il giovane Holden di Salinger, Fiabe al telefono di Gianni Rodari e Mattatoio 5 di Kurt Vonnegut.

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