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Che Maestri all'Accademia

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Ecosì al Vittoriano è impossibile immaginare una competizione in termini di visitatori fra il titanico Van Gogh e una mostra come "Romaccademia. Un secolo d'arte da Sartorio a Scialoja", appena conclusasi e voluta dal Presidente dell'Accademia Cesare Romiti e dal Direttore Lo Russo. Eppure, non pochi sono stati fra il pubblico coloro che hanno consigliato ai loro amici di salire subito a destra, appena entrati nel Vittoriano, per andare a vedere prima la mostra che rievoca cent'anni di storia della gloriosa scuola di via Ripetta. Sì, perché ne è venuto fuori anche un appassionante panorama dell'arte a Roma lungo cent'anni, attraverso nomi di Cambellotti, Ferrazzi, Sartorio, Oppo, Fazzini, Guttuso, Maccari, Mafai, Mastroianni, Monachesi, Montanarini, Scialoja. È stato sfatato il luogo comune che l'aggettivo accademico significhi reazionario, ripetitivo e superato. "Romaccademia" ha anche dimostrato quali risultati d'eccellenza e quanti grandi insegnanti abbiano arricchito l'Accademia di Roma, esempio di quanto può fare la scuola pubblica se adeguatamente sostenuta. Al punto che la rassegna potrebbe essere esportata all'estero, forse in Cina, come emblema dell'Italia che funziona. Li. Lom.

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