I film italiani sbancano al botteghino e fanno impallidire i blockbuster Usa

Espesso si fanno addirittura largo sul podio. Non si tratta di film qualunque. Sono tutte commedie. Film leggeri, non cervellotici ma che offrono uno sguardo attento su tic, pregi e difetti dell'Italia e degli italiani. In prima fila c'è «Benvenuti al sud» di Luca Miniero, da quasi due mesi nelle sale e ancora saldamente ancorato al sesto posto in classifica. Finora il film ha incassato 28 milioni di euro e non ha alcuna intenzione di cedere il passo. «Benvenuti al sud» punta i riflettori sull'eterno incontro-scontro tra nord e sud d'Italia. Claudio Bisio, Alessandro Siani e Angela Finocchiaro propongono una rilettura di «Giù al nord» di Dany Boon, rivisto e corretto alla luce degli usi e costumi del nostro Mezzogiorno. Se Miniero fa da trascinatore, dietro di lui si allineano altri nomi della nuova commedia italiana. Uno di questi è Fausto Brizzi, ora nelle sale con «Maschi contro femmine». Paola Cortellesi, Fabio De Luigi e Sarah Felberbaum restano saldi in terza posizione e precedono corazzate come «The social network» di David Fincher. Questa volta la cinepresa si concentra sui piccoli e grandi pasticci della vita, della quale nessuno possiede le istruzioni per l'uso. E la pellicola già prelude a un sequel gemello che si initolerà «Femmine contro maschi». La lista delle commedie italiane campioni d'incassi si allunga con un altro film recentemente uscito nelle sale: «Ti presento un amico» della Premiata Ditta Fratelli Vanzina. E che dire di «Dalla vita in poi» di Gianfranco Lazotti? Troppo presto per giudicare la reazione del box office, ma siamo certi che le virtù di Cristiana Capotondi e Nicoletta Romanoff avranno il loro peso nell'economia di un film comunque equilibrato e mai sopra le righe. È chiaro che c'è una bella differenza rispetto alla stagione d'oro della commedia all'italiana degli anni Cinquanta e Sessanta. Quando si pensa a Luigi Comencini e Dino Risi è inevitabile soffrire di nostalgia ma ci sono alcuni registi che potrebbero prenderne il testimone. In pole position Carlo Verdone e Paolo Virzì che negli ultimi mesi hanno conquistato pubblico e critica con «Io loro e Lara» e «La prima cosa bella». Laura Chiatti e Micaela Ramazzotti hanno fatto da asso pigliatutto, sconfiggendo la concorrenza di molte pellicole a stelle e strisce. E chissà se se ne accorgerà anche Hollywood che ha già scelto «La prima cosa bella» come film italiano in corsa per l'Oscar al miglior film straniero. All'Academy l'ardua sentenza.