Conti con «L'Eredità» ricomincia da mille
Comele puntate che ha festeggiato l'altra sera. Per Carlo Conti - tra i re dei quiz - è un successo. Come lo sono gli alti ascolti de «I migliori anni», in onda il venerdì sera. Carlo Conti, un commento per le mille puntate de «L'Eredità»? «Sono tante, si tratta di un traguardo straordinario. Una fascia di pubblico meravigliosa, che mi permette di essere nelle case degli italiani all'ora di cena. Molto appagante da un punto di vista professionale, anche perché avverto l'affetto del pubblico. È uno stimolo - dalla scelta dei concorrenti in poi - perché è un bel traguardo da mantenere». E i suoi esordi? «È accaduto tutto con naturalezza, era una fascia oraria - quella de "L'Eredità" - in cui mi trovavo a mio agio. I quiz erano già nelle mie corde e a fare quiz, in quel periodo, ci sono tornato molto volentieri. Mi piace il tipo di atmosfera che si respira: l'emozione della risposta, il dire o non dire se la domanda è esatta o sbagliata. Una delle mie anime». E come procedono "I migliori anni"? «È la mia altra anima, quella del varietà, baudiana. Poi "I migliori anni" è un programma mio, del mio gruppo. È un lavoro che viene replicato in tutto il mondo». Cosa le piace? «È bello spaziare da un'epoca all'altra. Bello sapere che i genitori e i figli si ritrovino insieme, o che i figli magari prendino in giro i genitori per come andavano vestiti negli anni Settanta». Ma la tv è buona o cattiva maestra? «Può essere una straordinaria maestra e insieme pessima. Magari proprio la peggiore. È stata importante per la divulgazione, in tempi passati ci ha permesso di istruirci. Penso al maestro Manzi». E gli adulti? «Gli adulti hanno in mano uno strumento di nome telecomando. Bisogna fare attenzione ai bambini». Lei in tv cosa guarda? «Quando arrivo a casa... Bè, ho voglia di fare tutto tranne che guardare la tv. Sono attratto però dai Tg, dai film e dai documentari. Mi piace sentire le varie sfumature di una notizia». I suoi prossimi progetti? «È importante fare attenzione a ciò che stiamo facendo. Soprattutto perché, con "I migliori anni", arriveremo fino a gennaio. Quando eravamo giovani... Aspettavamo la puntata del 6 gennaio di "Canzonissima". Ora sarò io a condurla».